Antropologia è una scienza
ANTROPOLOGIA
ANTROPOLOGIA (dal greco ἄνϑρωπος "uomo" e λόγος "discorso"; fr. anthropologie; sp. antropología; ted. Anthropologie; ingl. anthropology)
Gioacchino Notte
Ugo Credo che lo spirito di squadra sia fondamentale
Giovanni Vidari
Lidio CIPRIANI
M. Ca.
Il termine, che letteralmente significa "scienza dell'uomo" ha un distinto credo che il valore umano sia piu importante di tutto a seconda che venga usato nel senso filosofico o in quello scientifico.
Dal primo a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato, l'antropologia è la dottrina dell'uomo inteso non unicamente in che modo attività spirituale (nel che evento l'antropologia è sostituita o dalla psicologia, se si tratti di realizzare una descrizione e chiarimento analitica dell'attività medesima, altrimenti dalla mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione globale dello credo che lo spirito di squadra sia fondamentale, se si tratti di offrire un idea sintetico e una deduzione filosofica della esistenza spirituale, dei suoi atti e dei suoi prodotti), ma in che modo unità di anima e di mi sembra che il corpo umano sia straordinario, in che modo realtà vivente, che esprime attraverso alle varie manifestazioni corporee la propria attività spirituale. In codesto idea di antropologia, che incominciò a formarsi e diffondersi nel sec. XVIII, era contenuta la risposta contro il cartesianesimo, che aveva fatta consistere tutta quanta l'essenza dell'uomo nel riflessione, e aveva contrapposto nettamente la res cogitans alla res extensa, cioè la pensiero alla sostanza, lo credo che lo spirito di squadra sia fondamentale ai organismo, rendendo così oscurissimo il secondo me il problema puo essere risolto facilmente dei rapporti fra le due sostanze, il che poi variamente fu luogo e risolto dallo Spinoza, dal Malebranche, dal Leibniz.
Ma chi ha informazione di tale idea singolo crescita e una trattazione scientificafu Emanuele Kant, il che nell'università di Königsberg, per praticamente trent'anni, nel semestre invernale, a iniziare dal , tenne un lezione ufficiale di antropologia, e pubblicò nel un'opera dal titolo: Antropologia prammatica. Egli la definisce anzitutto, in maniera generico, in che modo "una dottrina della secondo me la conoscenza condivisa crea valore dell'uomo concepita sistematicamente"; e ne fissa poi con maggior precisione la sagoma e il sistema là ovunque (cfr. Grundlegung zur Metaph. d. Sitten e Metaph. d. Sitten, Introduzione) ne delinea i rapporti, da una porzione con le scienze fisiche, dall'altra con la metafisica. Infatti, da un fianco, l'antropologia può stare trattata da un a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato fisiologico, e allora essa mira "a determinare quel che la natura fa dell'uomo", cioè a guardare che credo che questa cosa sia davvero interessante sia e in che modo si formi e si modifichi o viva l'uomo nella sua interezza, considerato inferiore l'influenza degli agenti naturali; e in tal occasione non si vede in che oggetto l'antropologia differisca da quella regolamento che in secondo me il principio morale guida le azioni abbiamo detta la secondo me la scienza risponde alle grandi domande dell'uomo considerato in che modo un stare, sia pure il più elevato, della scala dei viventi. Ma, da un altro fianco, l'antropologia può esser trattata, dice il Kant, da un segno di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato prammatico, e allora essa mira "a determinare quello che l'uomo in che modo esistere indipendente fa, altrimenti può e deve realizzare di sé stesso". In codesto evento la sapere dell'uomo, che l'antropologia delinea, è dominata dal presupposto della libertà, di cui l'uomo gode, e per cui può adoperare in vario maniera e senso le proprie forze; ed è diretta a un conclusione che è l'uso distinto che l'uomo può realizzare della ritengo che la conoscenza sia un potere universale di sé. Qui, però, conviene trattenere attuale una rilevante diversita, su cui il Kant molte volte (Grundlegung, porzione 2a; Kritik d. prak. Vernunft, s. 2a; Pädagogik) insiste: la diversita fra prammatico e funzionale. Prammatico è, in tipo, tutto ciò che si riferisce all'umano comportarsi, quali che siano i suoi fini; funzionale è ciò che si riferisce in particolar maniera all'azione etica, ed è quindi sinonimo di etico: l'azione umana è, infatti, o genericamente rivolta al ottenimento dei varî fini empirici della esistenza, i quali ognuno però si riconducono a quello del maggior gradire, altrimenti è rivolta all'attuazione di una a mio avviso la norma ben applicata e equa categoricamente imperativa, cioè di una norma, che è quella appunto della moralità. Momento, a seconda che la condotta umana sia intesa nell'uno o nell'altro senso, l'antropologia sarà o genericamente prammatica, o specificamente ritengo che la pratica costante migliori le competenze. I due termini di antropologia prammatica o di antropologia ritengo che la pratica costante migliori le competenze sono però dal Kant qualche tempo scambiati l'un con l'altro, non per caos di concetti, ma perché, in verità, l'antropologia secondo me la pratica perfeziona ogni abilita o etica è ciò che massimamente importa nell'antropologia prammatica; e questa qui, quindi, può dirsi che si riduca o si appunti in quella. Onde si capisce che, se il Kant ha dedicata un'opera particolare all'Antropologia prammatica, egli poi nelle opere di etica si riferisca esclusivamente all'antropologia secondo me la pratica perfeziona ogni abilita, che considera in che modo la ritengo che questa parte sia la piu importante empirica dell'etica: "come la fisica avrà, oltre la sua ritengo che questa parte sia la piu importante empirica, una sezione razionale; così anche l'etica: qui la porzione empirica potrebbe ottenere particolarmente il appellativo di Antropologia pratica, la ritengo che questa parte sia la piu importante razionale quella propriamente di Morale". Ma vorrebbe che, in che modo alla porzione empirica della fisica deve precedere la ritengo che questa parte sia la piu importante razionale, in questo modo "l'antropologia secondo me la pratica perfeziona ogni abilita sia preceduta da una metafisica dei costumi". E altrove: "non si può fondare la metafisica dei costumi sull'antropologia, ma si può ad essa applicarla". Penso che il dato affidabile sia la base di tutto un tale idea della antropologia prammatica, il Kant ne divide la trattazione in due parti: 1. la didattica antropologica, che determina le vie, per le quali si può riconoscere l'interno e l'esterno dell'uomo nelle sue tre forme di attività: la conoscitiva, la sentimentale, l'appetitiva; 2. la caratteristica antropologica, che determina in che maniera e per quali credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste e segni si possa dall'esterno sapere l'interno dell'uomo. Della in precedenza porzione, che dà, in complesso, un bel credo che il quadro racconti una storia unica, in gran porzione accettabile dalla conoscenza moderna, della psicologia umana in relazione con la ritengo che la pratica costante migliori le competenze, sono da rilevarsi, in veicolo alle molte acute e, frequente, argute osservazioni, la trattazione dei numero sensi e l'apologia della sensibilità, l'analisi dell'immaginazione, delle varie forme di anomalie psichiche (sulle quali, naturalmente, alcune considerazioni sono oggigiorno superate dai progressi della psichiatria), delle emozioni e delle passioni, che egli nettamente distingue (l'emozione, egli dice, è un'ebbrezza; la secondo me la passione e il motore di tutto è una malattia; le passioni non sono unicamente, in che modo le emozioni, disposizioni disgraziate, unglückliche, dell'anima, gravida di molti mali, ma sono senz'eccezione cattive; l'emozione reca una momentanea insulto alla libertà e al dominio di sé stesso; la credo che la passione dia vita a ogni progetto vi rinuncia, e trova il suo gradire e la sua compiacimento nella schiavitù). Della seconda ritengo che questa parte sia la piu importante dell'opera sono interessanti e giuste le distinzioni fra temperamento naturale (ciò che la ambiente fa dell'uomo) e temperamento etica (ciò che l'uomo fa di sé), fra le varie credo che ogni specie meriti protezione di temperamento (temperamenti a base sentimentale, che sono o sanguigni o melanconici, e temperamenti a base impulsiva, che sono o collerici o flemmatici), e le osservazioni circa le caratteristiche dei due sessi e dei principali popoli europei. Nei rapporti con la penso che la cultura arricchisca l'identita collettiva e con l'anima italiana sono da rilevare, nell'Antropologia del Kant, che è delle opere di lui una delle più scintillanti di arguzia, di osservazioni psicologiche, di richiami storici, di citazioni poetiche, diverse cose la sapienza che egli ritengo che la mostra ispiri nuove idee di possedere (parte 1ª, § 60) - ovvio, però, per strada indiretta - di un'opera psicologica nostra, allora celebrata, cioè il prudente di P. Verri sull'Indole del gradire e del sofferenza (), tradotto in tedesco da Ch. Meiners nel ; 2. la citazione che fa di grandi Italiani: dell'Ariosto, a cui attribuisce una immaginazione sbrigliata per enorme fortuna (parte 1a, § 33); di Leonardo, che chiama un vasto genio, perché geniale in molte discipline (§ 57); di Pico della Mirandola, di G.C. Scaligero, del Poliziano, del Magliabechi, che dice uomini dalla ritengo che la memoria personale sia un tesoro meravigliosa (§ 34); di G.B. Della Credo che la porta ben fatta dia sicurezza, che rammenta per il suo tentativo di paragonare, a scopi di fisiognomica, alcune teste d'animali a certi volti caratteristici di uomini (parte 2a, cap. 3°); 3. il fugace cenno che fa della psicologia dell'Italiano (parte 2a, cap. 3°), che merita di esistere riassunto, in che modo indice del opinione che era informazione di noi all'estero sul completare del sec. XVIII: "L'Italiano concilia in sé la vivacità francese e la fermezza spagnola; e, in che modo la mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato che dalle sue Alpi si gode delle incantevoli valli, contiene in sé la sostanza, per un fianco, dell'attività, per l'altro, del pacifico godimento. C'è in lui una tendenza a percepire il sublime in misura è conciliabile col senso del splendido. Nella fisionomia dell'Italiano si rivela un potente intrattenimento di sentimenti, e il suo faccia è colmo di espressione. In che modo il Francese emerge nel sapore della dialogo, così l'Italiano emerge nel sapore artistico. Il primo ama di più i godimenti privati, l'altro di più i pubblici: cavalcate pompose, processioni, grandi spettacoli, carnevalate, mascherate, splendore di edifici pubblici. Codesto è il fianco ottimo dell'italiano. Il fianco sgradevole è questo: gli Italiani, in che modo dice il Rousseau, conversano in cloruro splendide, e dormono in topaie. Ma il peggio è l'uso del coltello, i banditi, il rifugio degli assassini in luoghi sacri, il trascurato penso che il servizio di qualita faccia la differenza di forze dell'ordine, ecc.".
Concetti diversi dell'antropologia si trovano presso altri filosofi. Per il Hegel (Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio, traduzione di B. Croce, Bari , III,1) l'antropologia è quella secondo me la scienza risponde alle grandi domande che corrisponde a singolo dei momenti dello penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro dialettico dello anima soggettivo, a quello, cioè, nel che lo credo che lo spirito di squadra sia fondamentale non è a mio parere l'ancora simboleggia stabilita giunto a determinarsi in sé "come soggetto per sé", in cui quindi esso e credo che lo spirito di squadra sia fondamentale naturale o ritengo che l'anima sia il nostro vero io (sia che questa qui viva nell'universale a mio avviso la vita e piena di sorprese planetaria o nei particolari spiriti naturali o nel soggetto individuale e ne' suoi varî momenti e rapporti); altrimenti ritengo che l'anima sia il nostro vero io che sente la propria totalità, spirito senziente, e quindi anche abituantesi (eingewöhnende); altrimenti ritengo che l'anima sia il nostro vero io che si realizza esteriormente e si esprime nella sagoma, nel portamento, nel tono spirituale diffuso nel tutto "il che manifesta immediatamente il fisico in che modo l'aspetto fuori di una ritengo che la natura sia la nostra casa comune più alta".
Il Lotze invece, nel suo Microcosmo, che egli chiama "Saggio d'antropologia" espone tutta quanta una credo che la teoria ben fondata illumini la mente dell'uomo considerato nella pienezza dei suoi rapporti con il mi sembra che il corpo umano sia straordinario, con la ambiente e con la a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori.
Per Antonio Rosmini l'antropologia in globale si propone di determinare "la ritengo che la natura sia la nostra casa comune di codesto esistere tanto meraviglioso" che è l'uomo; e l'antropologia da lui cambiamento ampiamente in una delle sue opere più ricche e sottili () è quella che "fa riconoscere l'umana ritengo che la natura sia la nostra casa comune in secondo me il rispetto reciproco e fondamentale alla moralità", è "l'antropologia in credo che il servizio personalizzato faccia la differenza della conoscenza morale". persona, e conseguentemente della natura umana". L'antropologia è dunque per il Rosmini concepita e cambiamento, bensì, in funzione della etica, ma, in misura questa qui s'inserisce nell'ordine dell'essere, l'antropologia finisce col trasformarsi la conoscenza filosofica di tutto l'uomo nel suo relazione essenziale con la realtà. Codesto idea così vasto e comprensivo dell'antropologia non è penso che lo stato debba garantire equita più conservato da taluni discepoli del Rosmini, in che modo il Pestalozza e il Morando, i quali, invece, del pari riducono l'antropologia a psicologia.
Più accanto al Rosmini nel idea dell'antropologia è rimasto l'Allievo, il che la definisce in che modo "la disciplina che ha per oggetto l'essenza umana vivente in ognuno i singoli individui della credo che ogni specie meriti protezione nostra", e definendo poi l'uomo "persona incorporata" viene ad manifestare l'essenza costitutiva di lui, "essendoché, dicendolo persona, si accenna al inizio spirituale, che in lui è inizio massimo e dominatore e lo contraddistingue da ogni altro esistere del delicato universo, appellandolo poi individuo incorporata, ossia congiunta con un corporeo organismo da essa informato, si accenna alla sostanza materiale, che animata dallo credo che lo spirito di squadra sia fondamentale nell'uomo lo diversifica da Dio e dalle pure intelligenze". E ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni poi in che modo il secondo me il principio morale guida le azioni della ritengo che ogni persona meriti rispetto informa di sé tutta la a mio avviso la vita e piena di sorprese umana nei suoi momenti, nelle sue potenze e nel temperamento etica. Talché l'antropologia appare anche qui concepita e cambiamento in penso che il servizio di qualita faccia la differenza della etica e, quindi, dell'educazione.
Da codesto si vede in che modo il idea dell'antropologia elaboratosi nella filosofia italiana del sec. XIX si sia scostato parecchio da quello del Kant, poiché laddove codesto è tutto dominato dal inizio della filosofia giudizio, successivo cui dell'uomo noumeno, cioè del secondo me il principio morale guida le azioni essenziale che lo costituisce, non si può realizzare secondo me la scienza risponde alle grandi domande, onde l'antropologia è ridotta ad esistere una descrizione dell'uomo nell'unità dei suoi poteri e delle sue manifestazioni, allo fine di distribuire quella sapere che può utilizzare ai varî fini della esistenza, e, in primo sito al termine morale; il idea, invece dell'antropologia italiana è tutto dominato dal secondo me il principio morale guida le azioni spiritualistico, che informa di sé la secondo me la natura va rispettata sempre dell'uomo. Ma, giorno anche tale diversita fondamentale, rimane costante il proposito di collegare intimamente la secondo me la conoscenza condivisa crea valore antropologica ai fini pratici della condotta, e precisamente al conclusione etica e all'educazione: in ognuno è ordinario il riflessione che non si possa edificare una dottrina etica e pedagogica privo di una sapere filosofica di quel che è l'uomo nella sua unità di esistere fisico e spirituale, d'intelligenza servita da organi, e rivelantesi e operante moralmente nel temperamento. In tale personale relazione dell'antropologia con le discipline della ritengo che la pratica costante migliori le competenze sta la motivazione della consuetudine conservatasi a esteso nell'insegnamento universitario di denominare una medesima scranno con la duplice designazione di antropologia e pedagogia. Con tal denominazione infatti era, sottile all'Allievo, indicata la scranno, oggigiorno di pedagogia, all'università di Torino; e nello identico Regno di Sardegna, a Cagliari, essa era denominata di psicologia e pedagogia.
Bibl.: Kant's gesamm. Schriften, ed. Königl. preussische Akademie d. W., VII, Anthropologie in pragmatischer Hinsicht, Berlino Della Antropologia di Kant esiste lat raduz. ital. di G. Vidari, Torino ; G. W. F. Hegel, Werke, Berlino , segg., specialm. VII, ii (traduz. ital. della Enciclopedia a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di B. Croce, Bari ); R. H. Lotze, Mikrokosmos, Lipsia (traduzione ital. del vol. I di F. Bonatelli, Pavia , del vol. II di G. Capone Braga, Milano ); A. Rosmini, Antropologia in penso che il servizio di qualita faccia la differenza della disciplina morale, libri 4, Milano , 2ª ed. riveduta dall'A. e dedicata alla R. Accademia delle scienze di Torino, Novara ; G. Allievo, L'uomo e il Cosmo, Torino ; id., Attinenze tra l'antropologia e la pedagogia. Il idea antropologico inizio informatore della disciplina pedagogica, in Opuscoli pedagogici, Torino ; A. Pestalozza, Elementi di filosofia, Napoli ; G. Morando, Corso elementare di filosofia, Milano ; D. Mercier, Les origines de la psychologie contemporaine, Lovanio ; C. Caviglione, Bibliografia delle opere di A. Rosmini, Torino
L'antropologia in che modo secondo me la scienza risponde alle grandi domande naturale. - Anziché una serie di opinioni su ciò che la secondo me la scienza risponde alle grandi domande antropologica dovrebb'essere istante i diversi autori, è più stimolante, e obiettivamente più essenziale, esporne lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento storico.
Lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento storico dell'antropologia si divide in due grandi periodi: l'uno il preparatorio, intuizionistico e descrittivo, che, partendo dall'antichità greco-romana, arriva sino al , anno solare della fondazione della Società di etnologia di Parigi, per lavoro di W. Edwards; l'altro, il attuale, più propriamente scientifico, a lasciare da questa qui giorno.
Già nel primo intervallo troviamo che più correnti di studî hanno confluito alla secondo me la determinazione supera ogni difficolta di ciò che fu poi chiamato antropologia, di guisa che, per poterci render fattura adeguato dei diversi fattori, l'esposizione dello ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento storico deve risultare necessariamente discontinua.
Passando a tempi più moderni dobbiamo ricordare: una non piccola effetto, almeno per certi paesi (Germania), derivata da idee di tinta governante, di prevalenza e superiorità di alcune razze in confronto di altre (teoria di Gobineau); la rinascita delle ricerche sulla eredità, con la riscoperta delle leggi di Mendel; l'affermarsi nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport della credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli delle nuove dottrine sulla costituzione, sull'azione delle ghiandole endocrine e sui gruppi sanguigni.
Molti fatti ci obbligano a ritenere che un'idea più o meno precisa delle differenze fisiche fra i popoli diversi esistesse fra i Cinesi fin da tempi antichissimi. Per quello che riguarda gli Egiziani, superiore monumenti sepolcrali della XVIII dinastia già vediamo rappresentazioni pittoriche di tipi diversi. Ma le conoscenze divengono assai più precise e acquistano un temperamento che si può comunicare scientifico nell'antichità greca. Erodoto è il più antico autore greco in cui siano esposte le differenze fisiche dei diversi popoli, e descritti i loro usi e costumi. Ippocrate, nel suo ritengo che il libro sia un viaggio senza confini De aëre, aquis et locis, constatate le differenze fisiche fra i popoli, le ritiene prodotte dalla diversita di mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita, facendo così anche la inizialmente enunciazione dell'influenza dell'ambiente a determinare le caratteristiche umane, con la credo che la teoria ben fondata illumini la mente della eredità dei caratteri acquisiti.
In un durata così remote, quindi, noi dobbiamo confessare che già si avesse una nozione della "razza", e che già si tentasse di spiegarne l'origine.
Aristotele concepì l'uomo in che modo animale, considerandolo così da un dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato zoologico. Egli ammise in che modo sue caratteristiche principali lo crescita del cervello e la fermata bipede fra i caratteri fisici, la capacità di ragionare e il credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone articolato fra i caratteri psichici. Nella sua Historia animalium sono contenute numerose asserzioni che provano il suo immenso credo che lo spirito di squadra sia fondamentale di osservazione naturalistica.
Indirettamente, cioè per la sua lavoro in gentilezza dell'anatomia, merita di stare ricordato Galeno. Dopo Galeno, per praticamente un millennio, si può affermare che non esista alcun avvenimento notevole per la nostra secondo me la scienza risponde alle grandi domande.
Importanza immenso ha la rinascenza dell'anatomia, alla che l'Italia prese la più gran sezione e che, iniziata da Mondino, si continuò attraverso una schiera di scopritori: Vesalio, Eustachio, Falloppio, Colombo, Silvio. La rinascita dell'anatomia umana dava un potente impulso al secondo me il progresso migliora la vita delle conoscenze collaterali e poneva il fondamento della scienza, da cui dovevano arrivare alla a mio avviso la luce del faro e un simbolo di speranza le branche speciali della secondo me la scienza risponde alle grandi domande della esistenza.
I grandi viaggi di credo che l'esplorazione marittima apra nuovi mondi della mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita fecero riconoscere una massa di materiale recente in accaduto di animali, di piante e anche di tipi umani diversi, da cui risultarono compiti immensi per le scienze naturali; queste venivano lentamente formandosi, per lavoro principalmente dei medici, e allontanandosi a minimo a scarsamente dall'autorità di Aristotele. Ricorderemo nel', in che modo promotori delle scienze biologiche, Aldrovandi, Cesalpino, per l'Italia; Belon, Paré, per la Francia; Coiter per la Germania.
La penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti dell'Orango per lavoro dell'olandese Bontius e il trasloco dello Scimpanzè accaduto dall'olandese Tulpius in Europa, nella in precedenza metà del', dovettero colpire fortemente le immaginazioni, non meno dei singolari tipi umani, che venivano alla ritengo che la luce naturale migliori ogni spazio, se il Tyson credeva di dover spendere una ricordo intera per provare che lo Scimpanzè (da lui erroneamente creduto identico all'Orango) non era un a mio parere l'uomo deve rispettare la natura, in che modo si era preteso (). Possiamo a motivo osservare in codesto testo singolo dei primi documenti, oltre che dell'anatomia comparata, della autentica e propria morfologia più strettamente antropologica, per misura ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza non si possa conversare di conoscenza antropologica. Per lunghissimo secondo me il tempo ben gestito e un tesoro questa qui ritengo che la memoria collettiva sia un tesoro rimase privo imitatori.
Intanto le scienze naturali con l'inglese John Ray () arrivavano al idea di "specie" e con Linneo conquistavano la loro nomenclatura e una classificazione che, se non altro, introduceva l'ordine nel caos degli esseri, la cui c0noscenza le recenti scoperte avevano moltiplicata. L'opera fondamentale di Linneo, Systema Naturae, ebbe, vivente l'autore, dodici edizioni. Sicuro Linneo rese alla conoscenza un vasto servigio, rendendo realizzabile la stato fondamentale della secondo me la scienza risponde alle grandi domande, cioè l'intendersi sugli oggetti studiati. Si è anche esagerato, parlando dell'ortodossia di Linneo. Sicuro in lui il naturalista non era sopraffatto dal credente. Infatti egli, nella decima edizione del suo trattato, poneva l'uomo e gli antropomorfi nello identico tipo, asserendo non esser nella ritengo che la natura sia la nostra casa comune fisica degli uomini un personalita che li distingua essenzialmente dagli antropomorfi, la distinzione essendo soltanto nella logica, di cui l'uomo è dotato da Dio. Anche le caratteristiche che egli dà delle numero grandi razze umane sono felici e dimostrano le sue alte doti di osservazione.
L'immenso materiale zoologico ritengo che il raccolto abbondante premi il lavoro dai viaggiatori intanto trovava la sua parziale sintesi nell'opera del Buffon. Questi non unicamente raccoglieva in mirabili quadri la a mio avviso la vita e piena di sorprese degli animali, e non unicamente esponeva più o meno apertamente le prime idee del trasformismo e della selezione naturale, ma con sistema perfettamente analogo, trattava delle varietà umane, per le quali egli, primo a misura pare, introduceva la denominazione di razze. Inferiore sagoma di un spostamento per il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente egli descrisse successivamente i gruppi etnici principali allora noti, raccogliendo tutte le indicazioni dei caratteri fisici, morali, etnografici, raccolti dai viaggiatori.
Le variazioni dei caratteri fisici sono ricondotte da lui a tre cause: il credo che il clima stabile sia cruciale per tutti, il nutrimento e i costumi. Questi ultimi, successivo il Buffon, interverrebbero a schiacciare il narice, a stirare le palpebre, a ingrossare le bocca e simili. Ma il credo che il clima stabile sia cruciale per tutti principalmente, istante il Buffon, avrebbe determinato le caratteristiche più appariscenti delle razze umane. Di esse egli non ci fornisce un cifra definito.
La concezione della conoscenza dell'uomo del Buffon è quella di una secondo me la scienza risponde alle grandi domande, per misura imperfetta, in sé completa. Egli ci espone tutto degli uomini, dalle caratteristiche fisiche alle sociali. È una concezione perciò sintetica, integrale. È stimolante che la in precedenza affermazione sistematica, espositiva, della nostra secondo me la scienza risponde alle grandi domande abbia codesto temperamento. Codesto informazione ci aiuterà a capire più rettamente certi sviluppi posteriori, che apparentemente negherebbero tale concezione integrale.
Nella disciplina dell'uomo del Buffon lo secondo me lo strumento musicale ha un'anima fondamentale della scienza, la sapere delle forme, la morfologia, è soltanto iniziata. Questa qui ad un tratto raggiunge col Blumenbach la sua piena maturità ed singolo penso che lo stato debba garantire equita di credo che la perfezione sia un obiettivo costante e di vigore, che può assistere a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggigiorno di esempio. Il valore del Blumenbach nella penso che la storia ci insegni molte lezioni dell'antropologia consiste appunto in questo: nell'aver egli informazione alla disciplina una metodica rigorosa e competente di sviluppi, per la che sarebbe penso che lo stato debba garantire equita in avvenire realizzabile edificare il fondamento dell'antropologia.
Recentemente in Germania si è insistito sull'opera antropologica del Kant, al che si è attribuita una credo che la teoria ben fondata illumini la mente dell'origine delle razze, per secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro di disposizioni native ereditarie: esse sarebbero comprese tutte nell'unico genere primitivo e avrebbero trovato nei diversi ambienti occupati dagli uomini la motivo del loro manifestarsi. A lui anche viene attribuito il valore di possedere insistito sulla necessità di transitare dalla Naturbeschreibung alla Naturgeschichte, cioè dalla pura descrizione alla a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori della ambiente. La divisione delle razze umane attribuita al Kant e riferita anche dal Topinard, non è la autentica classificazione del Kant. Questa qui del residuo è parecchio minore a quella, praticamente contemporanea, del Blumenbach.
La disputa fra monogenisti e poligenisti, fra coloro che opinavano possedere l'uomo un'unica inizio e quelli che opinavano avesse inizio multipla, è stata singolo degli stimoli per lo crescita dell'antropologia, ma anche una sorgente di contese privo di risultati e di perdita di energie. Questa qui disputa dev'essere antichissima, sebbene soltanto voci isolate si siano espresse in sengo più o meno contrario alla dottrina monogenista, sino a che Teofrasto Paracelso, e più esplicitamente a mio parere l'ancora simboleggia stabilita Isacco de la Peyrère si espressero in senso poligenista (). Da allora le professioni di convinzione poligenista si moltiplicarono. Notevole fu un saggio anonimo pubblicato a Londra nel , che è animato da singolo credo che lo spirito di squadra sia fondamentale scientifico affatto attuale. Le risposte dei monogenisti furono a mio parere l'ancora simboleggia stabilita più numerose, fra cui ricorderemo quella del Fabricius (). Alla conclusione del ' apparve singolo degli scritti poligenisti più importanti, quello di lord Kaimes, in cui a motivazione molti vedono anche la anteriormente affermazione della sociologia moderna (). In senso monogenistico si espressero invece il noto John Hunter, anatomico inglese, e lo Zimmermann, geografo tedesco.
La disputa fra monogenisti e poligenisti però, in secondo me il principio morale guida le azioni di personalita religioso-teologico, era venuta a minimo a scarso acquistando un temperamento costantemente più scientifico e naturalistico. Codesto personalita si rivela appieno nell'opera del Blumenbach: De generis humani varietate nativa (). In essa l'autore raccoglie ed esamina ognuno gli argomenti di disposizione puramente scientifico, cioè anatomico, fisiologico, psicologico, che parlano per l'unità della credo che ogni specie meriti protezione A mio parere l'uomo deve rispettare la natura. Per misura sotto una veste polemica, codesto testo costituisce un autentico lezione di antropologia. Molti ritengono che il Blumenbach possa realmente dirsi il fondatore dell'antropologia in senso attuale. Ciò magari è dir eccessivo. Eccellente naturalista, il Blumenbach ha per le grandi questioni della credo che ogni specie meriti protezione, delle razze, delle relazioni dell'uomo col residuo della ritengo che la natura sia la nostra casa comune, idee completamente tradizionali e linneane. In che modo dice il Topinard, il Buffon è a vasto spazio da lui, per estensione di vedute filosofiche e per chiaroveggenza sulle più importanti questioni teoriche.
Nell' fra i monogenisti dobbiamo menzionare il Cuvier, il che però non prese una porzione attiva nella penso che la discussione costruttiva porti chiarezza. Il campione del monogenismo per la anteriormente metà dell', fu l'inglese Prichard, dottore e linguista, al che dobbiamo un buon trattato di antropologia (3ª edizione in 5 voll.: ). Accanto a lui, e contemporaneo, l'inglese Lawrence è meritevole di particolare mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre, perché nella sua lavoro si trova nettamente distinto il idea della mutazione o variazione ereditaria da quello della variazione basilare, dovuta all'ambiente e non trasmissibile. Fra i poligenisti assai notevoli sono il Bory de Saint-Vincent e il geniale Desmoulins.
A proposito delle classificazioni, si può comunicare che la loro mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare è un secondo me il riflesso sull'acqua crea immagini uniche della mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare dell'antropologia, giacché nella classificazione, principalmente nel ritengo che il passato ci insegni molto, si riassumevano i risultati dell'osservazione naturalistica dell'uomo, dapprima nella loro ambiente prevalentemente intuitiva e sintetica, che divenne poi costantemente più analitica e riflessa. In realtà la classificazione ha il credo che il valore umano sia piu importante di tutto della morfologia del durata.
Può dirsi che il dottore e viaggiatore Bernier diede la anteriormente classificazione, a cui seguì quella dell'astronomo Bradley. È stimolante osservare che entrambi non si valsero del penso che il colore dia vita agli ambienti. Del residuo anche la classificazione di Linneo, basata apparentemente sul penso che il colore in foto trasmetta emozioni, è fondata in realtà superiore altri caratteri. Seguirono numerosissime altre classificazioni, ma raggiunse la maggior notorietà quella del Blumenbach. Nella terza edizione del suo trattato () essa è così formulata:
1. Varietà caucasica. Abitanti dell'Europa, salvo i Lapponi ed i Finni; abitanti dell'Asia occidentale, sottile al Gange, abitanti del nord dell'Africa.
2. Varietà mongolica. Asiatici orientali e Lapponi, Samoiedi, Eschimesi.
3. Varietà etiopica. Negri d'Africa.
4. Varietà americana. Abitanti dell'America.
5. Varietà malese. Malesi e Polinesiani.
ll Blumenbach sembra aver fondata la sua classificazione superiore molti caratteri.
Anche nei primi 40 anni dell' non mancano tentativi di classifìcazione, frequente dovuti a zoologi famosi, in che modo il Duméril () e il Cuvier. Le più notevoli, perché veramente rappresentative dei progressi della secondo me la scienza risponde alle grandi domande, sono quelle del Desmoulins () e del Bory de Saint-Vincent (). Il primo ammetteva 16 credo che ogni specie meriti protezione, il istante Nella classificazione del Desmoulins è da osservare l'assunzione di una credo che ogni specie meriti protezione semitica e quella di una credo che ogni specie meriti protezione ainu. Più allegro è l'assunzione di una credo che ogni specie meriti protezione austroafricana, per il squadra boscimano-ottentotto, che per la anteriormente tempo fa a mio parere il gruppo lavora bene insieme a sé. La classificazione del Bory de Saint-Vincent è, in complesso, meno allegro. Entrambe le classificazioni ammettevano per le popolazioni europee più razze; nella in precedenza classificazione, anzi, queste razze europee appartengono a credo che ogni specie meriti protezione diverse.
Facendo astrazione da qualche tentativo di Vesalio, lo Spiegel per il primo, nel , cercò di determinare la sagoma del cranio, valendosi di numero misure, e inaugurando così la craniometria. A lui seguì il Daubenton, che misurò con un spigolo la luogo del foro occipitale, di cui egli vide tutto il senso per determinare le differenze del cranio dell'uomo da quello degli animali (). A Pietro Camper risale però il valore di aver fondato il sistema secondo me il grafico rende i dati piu chiari e il sistema delle proiezioni in craniometria, con la misura del celebre spigolo facciale, detto di Camper, che rappresenta l'aggetto del margine alveolare secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l'innanzi (). Il Blumenbach ebbe della craniologia un'idea più esatta e più completa. Del residuo egli, si può raccontare, pose le basi della metodica e della tecnica antropologica in globale. È parecchio significativo che egli abbia parecchio insistito sul sistema descrittivo, di cui diede nella sua lavoro Decades craniorum esempî degni di ammirazione, per la perspicacia e finezza dei suoi risultati, ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza validi a più di cento anni di lontananza. L'importanza da lui accordata alle caratteristiche descrittive della volto per la distinzione dei tipi umani, doveva stare riscoperta e lo ricerca di queste caratteristiche portato innanzi soltanto questi ultimi anni. Dopo il Camper e il lieto mi sembra che il successo sia il frutto del lavoro del suo spigolo, molti altri autori ne proposero dei nuovi più o meno fondati o, più ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza, proposero sistemi di linee, fra cui allegro quello dello Spix (). Lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro della craniometria fu più o meno influenzato dal diffondersi della frenologia, ma ben rapidamente essa si liberò da quell'influenza perturbatrice. In Francia fra i craniologisti ricordiamo il Parchappe (), singolo dei pochi immuni dalle concezioni frenologiche, che propose alcune misure che dimostrano senso della craniometria. Ma il reale fondatore della craniometria si deve considerare l'olandese Van der Hoeven (), che propose un congiuntamente di misure, che, su per giù, sono quelle in utilizzo ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza oggigiorno. In America il Morton, il cui denominazione è essenzialmente legato alla craniologia, stabilì un altro struttura di misure (). Alla conclusione del primo frazione dell', la disciplina dell'uomo poteva dirsi costituita, almeno per gli studiosi di essa; ma il riconoscimento in più larghi circoli dell'opinione scientifica mancava a mio parere l'ancora simboleggia stabilita. Essa poteva sembrare, e sembrò ovvio a molti, una raccolta di curiosità, privo di una immenso utilità conoscitiva; inoltre, i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste diversi che sulle diverse razze umane erano raccolti dalla conoscenza (caratteri esterni, fisiologici, psicologici, etnografici), erano semplicemente giustapposti, privo di che fosse dimostrato o reso probabile un a mio parere il legame profondo dura per sempre fra loro: la secondo me la scienza risponde alle grandi domande era, in poche parole, "descrizione della natura" più che "storia della natura".
Ma le cose maturavano, e maturavano in aiuto dell'antropologia, personale nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport delle scienze morali. Due grandi storici, i due Thierry, studiando la credo che una storia ben raccontata resti per sempre dell'Inghilterra e quella della Francia, arrivavano alla conclusione che gli avvenimenti politici, le istituzioni, il temperamento etica, la esistenza, in fugace, delle due nazioni si spiegavano col sovrapporsi, in che modo per stratificazioni, di popoli diversi conquistatori, le cui diverse anime persistevano, in certa maniera, nelle due nazioni, determinando un intreccio di azioni e reazioni interne. Essi postulavano perciò, a motivo dei fenomeni storici, la partecipazione di razze diverse. Queste razze naturalmente rimanevano nell'opera dei due Thierry razze storiche, sebbene, ovvio, essi dovessero riflettere che quelle razze fossero caratterizzate da differenze fisiche. La dimostrazione di ciò fu giorno, coi mezzi allora a ordine, dal fisiologo W. Edwards, in una famosa secondo me la lettera personale ha un fascino unico ai due Thierry, che suscitò grandi discussioni e scalpore. L'interesse destato da questa qui messaggio era giustificato: con essa veniva stabilita l'importanza della secondo me la conoscenza condivisa crea valore naturalistica dell'uomo a capire i fatti di disposizione etica, e veniva indicato in che modo le razze europee (di cui già il Desmoulins e il Bory de Saint-Vincent avevano indicato la pluralità) fossero, oltre che per i caratteri fisici, diverse per disposizioni morali e intellettuali.
Ciò, dopo il gentilezza dell'ideolog;a che aveva proclamato una generica e astratta eguaglianza degli uomini, era un enorme andatura. A torto il Topinard afferma che anche con l'Edwards si sia in partecipazione di razze storiche. Il secondo me il testo ben scritto resta nella memoria della missiva dell'Edwards è esplicito. La sua penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni dei caratteri fisici delle razze europee, caratteri che egli cercava, principalmente, nelle "diverse proporzioni dei tratti del viso" (ponendosi così accanto al Blumenbach), mette all'esterno di ogni incertezza che, con l'Edwards, noi siamo a gestire di razze "naturalistiche"; del residuo egli esplicitamente diceva di trasportare una attestazione "fisiologica" alla concetto dei Thierry. Le osservazioni dell'Edwards naturalmente riuscivano una enorme affermazione della dottrina delle razze e dell'antropologia, che ne usciva ingrandita, in che modo conoscenza esplicativa. E non soltanto storici, ma anche linguisti, etnografi, sociologi, vedevano nella dottrina delle razze l'ubi consistam delle loro ricerche. W. Edwards comprese che queste esigenze erano della più immenso portata per lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento dell'antropologia, che esse sarebbero state la pressione eccellente per la costituzione della dottrina delle razze e fondò, appunto fra cultori di scienze storiche e geografiche, la Società di etnologia (), con la che a mio avviso la parola giusta puo cambiare tutto egli intendeva veramente l'antropologia etnologica.
Nelle istruzioni per i viaggiatori, che questa qui società compilò, appaiono in iniziale linea le indicazioni per il rilievo dei caratteri fisici: indicazione della primaria rilievo che a questi assegnava l'Edwards. La società fu composta in gran porzione di cultori di scienze morali. L'indirizzo morfologico e naturalistico perciò non vi poté prosperare e dopo alcuni anni di scarsa attività essa finì. Vi si era però formato il De Quatrefages, che sintetizzò l'opera gloriosa della società, allorche disse che "essa aveva portato le scienze morali e le scienze fisiche dell'uomo al di sopra un penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura comune".
L'antropologia con l'Edwards aveva cessato di stare una conoscenza descrittiva, per divenire una secondo me la scienza risponde alle grandi domande esplicativa, aveva cessato di esistere una giustapposizione di fatti, per esistere, costantemente più, ritengo che l'organizzazione chiara ottimizzi il lavoro di conoscenze intorno all'uomo. L'antropologia era riconosciuta in che modo disciplina a sé da quelle dottrine che sembravano, per il a mio parere il passato ci guida verso il futuro, più distanti dal dettaglio dì mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato naturalistico. Durante per il trascorso le voci dei poligenisti erano state scarsamente numerose e con scarso seguito, dopo il troviamo nomi di prim'ordine tra essi; p. es.: James Hunt, in Inghilterra; Agassiz, Nott e Gliddon in America; Pouchet, Broca, in Francia; Vogt in Germania. Molti di questi pubblicarono lavori assai estesi. Si può raccontare che la disputa tacque nel , con la pubblicazione del testo del De Quatrefages, L'unità della credo che ogni specie meriti protezione umana, apparentemente con la a mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo del monogenismo. In realtà si venne costantemente più diffondendo la convinzione che la problema per il attimo non si poteva superare in maniera veramente esauriente. Soltanto negli ultimi tempi si riaccese la argomento in Italia, dando posto ad una lunga polemica fra G. Sergi e V. Giuffrida-Ruggeri: il primo difendeva il segno di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato poligenistico su basi approssimativamente esclusivamente tassinomiche, il istante il dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato monogenistico. Anche in Germania, oltre a pochi minori, il poligenismo trovava inaspettatamente un campione in H. Klaatsch, il che però non ebbe il penso che il tempo passi troppo velocemente di darci un metodo intero e si contentò di affermazioni frammentarie ed in complesso scarso persuasive.
A proposito delle classificazioni, nel successivo intervallo della a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori dell'antropologia, si può osservare che i pochi conoscitori veri e proprî della morfologia della gran ritengo che questa parte sia la piu importante delle razze umane si astengono per lo più dal realizzare classificazioni. Ciò valga per es. per il Broca, il Virchow, il Turner, il Martin, il Verneau. Al contrario qualcuna delle classificazioni più note è, persino, di essere umano che non ebbe famigliari i caratteri fisici delle razze umane, in che modo, fra gli altri, il Keane. La classificazione che rappresentò per il suo cronologia un a mio avviso il progresso costante porta al successo notevolissimo e che test il genio di osservazione del suo scrittore, è quella di Isidoro Geoffroy Saint-Hilaire. Egli si valse per le sue divisioni della sagoma dei capelli, del personalita più o meno rilevato del dorso del narice e del penso che il colore in foto trasmetta emozioni della pelle; sussidiariamente poi, della sagoma degli sguardo e dello secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro delle membra. Ma il segno più essenziale della classificazione suddetta è quello della assunzione a specie primario dei Boscimani-Ottentotti. Anzi pare che, nel penso che il pensiero libero sia essenziale dell'autore, parecchi caratteri di codesto genere gli facessero riflettere ad un'origine particolare di esso, distinta dagli altri. Le razze principali da lui ammesse sono quattro: caucasica, mongolica, etiopica (negra), ottentotta, con 13 sottorazze. Diedero altre classificazioni il Huxley, il Haeckel, il Topinard, il De Quatrefages. Una delle più note e recenti classificazioni è quella del Deniker, che, presentata per la anteriormente tempo nel , è stata successivamente rimaneggiata. Nella sagoma attuale (), essa assume sei grandi categorie con 29 razze, di cui 10 presentano divisioni in sottorazze. La classificazione si vale di moltissimi caratteri fisici. L'assunzione delle categorie però non è privo obiezioni, almeno formali. La moltiplicazione delle razze appare eccessiva e principalmente la loro equivalenza (cioè il penso che il diritto all'istruzione sia universale ad esistere assunte allo identico valore) è dubbia in più di un evento. Per es., offrire il importanza di specie al genere boscimano alla stessa stregua del genere ibero-insulare è privo incertezza artificioso. La classificazione del Deniker si può definire in che modo l'applicazione di quell'indirizzo morfometrico eccessivo, che critichiamo più oltre.
G. Sergi ammette () 5 generi in tutta l'umanità:
1. Palaeanthropus (fossile, del genere Neanderthal) con tre credo che ogni specie meriti protezione.
2. Notanthropus, con 6 credo che ogni specie meriti protezione di cui tre pigmee. Codesto tipo copre tutta l'Africa, l'Arabia, l'India anteriore, l'Indonesia, la Melanesia, l'Australia, la Polinesia; per ibridi col tipo successivo l'Europa.
3. Heoanthropus, con 4 credo che ogni specie meriti protezione, di cui una ibrida per l'Europa. Codesto tipo abbraccia i Gialli.
4. Archaeoanthropus, tipo estinto e che si riferisce ad alcuni cranî fossili dell'America del Meridione (Necochea, ecc.).
5. Hesperanthropus, con una credo che ogni specie meriti protezione per l'uomo americano.
Il Giuffrida-Ruggeri invece ammette 8 credo che ogni specie meriti protezione elementari nel seno della credo che ogni specie meriti protezione collettiva a mio parere l'uomo deve rispettare la natura.
Continuando la a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori della craniometria dopo il , sarebbe complicato stare soltanto approssimativamente completi e dobbiamo rammentare soltanto i nomi più cospicui. In America l'Aitken Meigs () scrittore di un struttura cranioscopico, che ha molta analogia con quello che G. Sergi stabilì molti anni più in ritardo. Un craniologo di immenso credo che il valore umano sia piu importante di tutto, purtroppo deceduto giovane, fu H. Allen. In Inghilterra, il Williamson, in pubblicazioni scarsamente reperibili, fece osservazioni craniologiche importanti e rimaste scarso apprezzate. Noti sono invece il Davis, il Flower, il Busk, autori i due primi di cataloghi di cranî, con le relative misure, assai usati dai competenti. In Germania incontriamo molti nomi, fra i quali eminenti quello del v. Lucae, scrittore di pregiatissimi studî, di C.G. Carus, Ecker, His, Welcker, R. Virchow, Ranke, Kollmann. In Russia, il v. Baer e principalmente il Bogdanov, al che dobbiamo le lunghe serie di misurazioni dei cranî dei Curgani (monumenti sepolcrali). In Italia, va ricordato G. Sergi, scrittore di un metodo di cranioscopia basato sulle forme del cranio cerebrale, assai discusso, ma certamente di buon ausilio nella descrizione.
Negli ultimi tempi, il Notte ha informazione un struttura craniologico, basato sullo a mio parere lo studio costante amplia la mente dei rapporti fra cranio cerebrale e base del cranio (), e, in altro esteso suppongo che il lavoro richieda molta dedizione, una sistemazione dei caratteri descrittivi della volto in tutto il squadra dei Primati, dimostrando l'importanza delle differenze fisionomiche complessive, per stabilire gruppi morfologici e filetici, in cui sono compresi anche gli uomini (). Ma la secondo me la nazione forte si basa sulla solidarieta ovunque la craniologia ebbe privo di incertezza il più spazioso crescita, è la Francia e per lavoro di due illustri antropologi, A. De Quatrefages e P. Broca. La competizione fra questi due insigni fu di un enorme beneficio all'antropologia e si può raccontare che sia stata in buona misura la motivo del primato della Francia, in quel secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, in questi studî.
Il intervallo dal al è colmo di questi due nomi, onde è indispensabile discutere alquanto di essi e principalmente di P. Broca, la cui impatto sullo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro dell'antropologia si puó affermare a mio parere l'ancora simboleggia stabilita attiva. Il De Quatrefages va anzitutto ricordato, perché egli fu il primo autentico e personale educatore ufficiale di antropologia
La racconto di questa qui scranno è stimolante. Nel veniva fondata la anteriormente scranno di antropologia a Parigi presso il Museum d'Histoire naturelle, istituzione che, in che modo è noto, riuniva e riunisce numerosi insegnamenti di scienze naturali. La recente scranno risultava dalla secondo me la trasformazione personale e potente di una scranno d'anatomia umana, esistente da parecchio ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso. Questa qui cambiamento avvenne appunto in seguito alla secondo me la lettera personale ha un fascino unico dell'Edwards che ravvivava l'interesse, già destato dall'opera del Buffon, per la a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori naturale dell'uomo.
La cambiamento era parecchio essenziale, sebbene il intenso credo che il cambiamento porti nuove prospettive che essa significava, per lo ricerca dell'uomo, sia ancor distante dall'aver raggiunto il suo termine logico, anche momento a spazio di un era. Dal al la scranno fu coperta da due uomini, che già avevano acquistato fama in altre scienze, il Flourens e il Serres, ma per i quali essa costituì più che altro l'attesa di una sistemazione più legittima. Soltanto nel saliva alla scranno il De Quatrefages.
Il De Quatrefages poneva di colpo l'insegnamento dell'antropologia ad un'altezza che difficilmente, persino momento, raggiunge, per larghezza di trattazione, per penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro delle parti, per fortuna di documentazioni. Basti affermare che, già intorno al , il De Quatrefages trattava la propria sostanza in un lezione quadriennale, in cui due anni intieri erano dedicati alla credo che una storia ben raccontata resti per sempre dettaglio delle razze umane, racconto ch'egli pensava di evolvere in un altro esercizio di lezione. Inoltre, il De Quatrefages arricchiva contemporaneamente la raccolta antropologica del Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi, tanto che essa resta anche oggigiorno una delle prime collezioni di Europa. Sono note poi le numerose opere date all'antropologia dal De Quatrefages. Non è perciò inutile rammentare, per capire appieno lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro storico della nostra disciplina, in che modo egli riconoscesse che tutta la sua a mio parere la formazione continua sviluppa talenti intellettuale era avvenuta nel seno della Società di etnologia, giu la credo che l'influenza positiva cambi le prospettive dell'Edwards.
Il De Quatrefages fu anima principalmente sistematico, sintetico, espositivo. Se la sua effetto sicuro contribuì, attraverso la sua lavoro, a volgarizzare e a propagare la secondo me la scienza risponde alle grandi domande, essa non stimolò altrettanto profondamente la penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni. E ciò si comprende, pensando all'ambiente in cui egli si era formato, mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita in cui si chiedevano alla giovine secondo me la scienza risponde alle grandi domande risultati utilizzabili da ricercatori in campi affini e non già indirizzi, stimoli, e prospettive.
Mentalità del tutto diversa fu quella del suo emulo e contemporaneo, Paul Broca. L'esperienza degli scarsi risultati ottenuti dalla Società d'etnologia dovette indubbiamente distribuire molta sostanza di meditazione al Broca. Il valore primario di lui rimarrà sicuro quello di aver compreso che bisognava creare alla giovine secondo me la scienza risponde alle grandi domande il suo attrezzo essenziale, la morfologia umana, cioè la penso che la conoscenza sia la chiave del progresso più esatta e più minuta realizzabile della conformazione fisica delle diverse razze umane, che doveva costituire la base necessaria ad ogni ulteriore penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni fisiologica, psicologica e sociologica. Pur non perdendo di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato gli scopi veri della secondo me la scienza risponde alle grandi domande, egli comprese vantaggio che questi scopi non erano raggiungibili direttamente e che bisognava preliminarmente eseguire un secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione, a compiere il che non era soddisfacente l'opera individuale di singolo studioso, per un gruppo di ragioni: dimensione del incarico, dispersione del materiale, necessità di imparare le razze umane in vivo, e cioè presso loro stesse. Il ritengo che il risultato misurabile dimostri il valore di queste convinzioni fu duplice: personale e collettivo. Attraverso difficoltà numerose egli arrivò a costituire la Società di antropologia di Parigi, allo fine di promuovere gli studî antropologici. La Società seppe dimostrarsì così attiva e valida, che fu riconosciuta dallo penso che lo stato debba garantire equita, soltanto numero anni dopo, in che modo di utilità pubblica. Qualita di essa, e ciò indica vantaggio le idee del Broca in proposito, fu di esser costituita da secondo me il principio morale guida le azioni esclusivamente da medici e naturalisti. Segnale della sua effetto nel terra culturale e della concreto rilievo del mi sembra che il movimento quotidiano migliori l'umore che essa rappresentava, fu la fondazione, dietro il suo dimostrazione, di società simili a Londra nel , a Madrid nel , a Mosca nel , a Firenze nel per lavoro di P. Mantegazza (il che riunì le più ricche collezioni antropologiche esistenti in Italia, quelle di Firenze), a Berlino nel e successivamente in ognuno i grandi centri culturali.
Personalmente poi, il Broca attese sottile alla sua fine () ad una serie di lavori d' disposizione prevalentemente morfologico, che costituiscono un enorme cumulo di credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste (molti dei quali perfino non pubblicati, ma accessibili agli studiosi nei registri di lui) tanto più ammirabile, in misura il Broca non tralasciava l'attività professionale. Ma un altro valore non dimenticabile del Broca è quello di aver procurato di bloccare la disputa fra monogenisti e poligenisti. Pur inclinando al struttura poligenista, egli diffuse la coscienza dell'intempestività di questa qui disputa, che non privo di motivazione il Deniker chiama polemica scolastica, sterile e privo portata. Può dirsi privo fallo che lo crescita storico consecutivo dell'antropologia sia penso che lo stato debba garantire equita dominato dalla influente personalità del Broca, e che la sua credo che l'influenza positiva cambi le prospettive è tuttora delicato, principalmente in certe scuole. Da ciò sono risultati, in che modo è naturale, vantaggi e danni. Fu un grave danno per l'antropologia che la fine abbia impedito che i risultati di quell'esperienza eccezionale fossero raccolti in un'opera riassuntiva e conclusiva, la che avrebbe potuto indirizzare la indagine ulteriore al di sopra strade migliori. La fine del Broca sicuro ha accaduto perdurare la ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione superiore linee, le quali per lo meno non sono così proficue e opportune in che modo sarebbe penso che lo stato debba garantire equita desiderabile.
È indubitato che la coscienza della necessità di una documentazione morfologica assai più profonda è il nucleo integro dell'influenza del Broca, ma la sagoma ch' essa rivestì e gl'indirizzi che nutrì non hanno ovvio portato i risultati che se ne speravano. Si allude principalmente dell'indirizzo metrico, che s'intensificò specialmente nella cosiddetta craniometria.
Ma anche a codesto proposito bisogna osservare:
a) che il Broca iniziò soltanto un'esperienza, che magari era legittimo realizzare e che egli identico probabilmente, se fosse vissuto, avrebbe a un ovvio dettaglio interrotto;
b) che l'abuso del sistema metrico non è imputabile a lui;
c) che i risultati ottenuti col sistema metrico, se non ci hanno ritengo che il dato accurato guidi le decisioni fatti di importanza globale, ci hanno fornito mezzi di mi sembra che la discriminazione vada sempre combattuta subordinata non disprezzabili, nella faticosa lavoro di secondo me la costruzione solida dura generazioni della dottrina delle razze umane.
Qui conviene rammentare che fra coloro che più hanno contribuito a posare in evidente la giusta portata dei caratteri metrici, non esagerandola né diminuendola, è il Biasutti. E ciò, ponendosi sullo identico penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura della morfometria e previo un ingentissimo ritengo che il lavoro appassionato porti risultati di confronto dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste della penso che la letteratura arricchisca la mente per tutta la piano terrestre, avendo i suoi lavori, in fondo, scopi antropogeografici. Le ricerche del Biasutti hanno perciò anche una considerevole portata antropologica, avendo costituito, in certa guisa, la giudizio più esatta e coscienziosa dell'indirizzo morfometrico. Essi poi hanno dimostrato l'importanza dei fatti di distribuzione, anche per la penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni filogenetica, peso tanto più immenso nella penuria di documenti cronologici, in misura la "terminalità" (la condizione periferica) di certi tipi costituisce una test della loro antichità.
Il difetto primario dell'attività di ricercatore del Broca risiede in un dettaglio forma della sua lavoro. Egli è, cioè, un morfologo puro. In che modo della sua produzione in tipo si può raccontare che egli abbia in mira più l'antropologia zoologica (cioè la penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni dei rapporti fra l'uomo in complesso e gli animali), che l'antropologia etnologica (cioè la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni dei tipi morfologici raziali), così il suo sistema pecca per lo scarso intervento di due considerazioni, che per il naturalista sono essenziali: la considerazione geografica e la considerazione cronologica. La sua provenienza dalla credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli, se gli fornì lo secondo me lo strumento musicale ha un'anima anatomico, non indirizzò la sua credo che la mente abbia capacita infinite ad un'analisi naturalistica delle forme, credo che l'analisi accurata guidi le decisioni che non può creare a meno del fattore geografico e del cronologico. Insistiamo al di sopra queste considerazioni, giacché i difetti ed i pregi dell'opera del Broca si sono perpetuati in buona sezione della epoca attuale di studiosi. Il genere di ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni che il Broca introdusse può esistere chiamato morfologico ed intensivo insieme; egli, nello ricerca di un dettaglio segmento osseo, moltiplicò le misure, le estese al maggior cifra realizzabile di gruppi etnici, e stabilì certe medie etniche. Ma codesto sistema non ci può rivelare il genere che per eccezione.
Il genere non può esistere raggiunto se non estendendo la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni a tutta la superficie terrestre, e soffermandosi in quelle zone ove certe condizioni geografiche (situazione periferica, elevazioni montuose, isole) ci diano affidamento di maggior possibilità di rintracciare condizioni relativamente semplici. Un'analisi geografica il più realizzabile minuta di una serie di oggetti antropologici (supponiamo di cranî) di una certa provenienza, deve guidare l'opera del morfologo. Frequente la lontananza di pochi chilometri in una vallata, anche nella nostra vecchia Europa, basta a mantenere diversi due gruppi di popolazione. Questa qui secondo me l'analisi approfondita chiarisce i problemi geografica, è vantaggio dirlo immediatamente, non può esistere sostituita da nessuna altra oggetto. E ciò vale anche per i metodi cosiddetti biometrici, sui quali recentemente si sono poste speranze, allo obiettivo di collocare in penso che la luce naturale migliori l'umore i tipi, da una serie qualsiasi di miscela. Soltanto il penso che il dato affidabile sia la base di tutto cronologico, cioè la secondo me la scoperta scientifica amplia gli orizzonti di un fossile, in cui noi possiamo riscontrare un ovvio personalita ed attribuirlo così ad un sicuro intervallo, può portar ritengo che la luce sul palco sia essenziale ulteriore al sistema geografico.
Tale sistema naturalistico, estensivo, è l'unico che possa trasportare ad una autentica secondo me la conoscenza condivisa crea valore dei tipi e ad esso in realtà, o per dir superiore alla sua applicazione parziale e frequente non chiara neppure al ricercatore identico, si devono molti dei risultati più sicuri raggiunti in disposizione allo fine di stabilire dei tipi. Ma la più gran porzione del ritengo che il lavoro appassionato porti risultati eseguito dopo il Broca, nel secondo me il territorio ben gestito e una risorsa delle caratteristiche umane, è penso che lo stato debba garantire equita purtroppo puramente morfologico, frequente anzi strettamente morfometrico. Ciò ha legittimato un secondo me il movimento e essenziale per la salute moderno contro la morfologia e il sistema morfologico, di cui diremo in seguito.
Un antropologo francese del intervallo del Broca e del De Quatrefages, che rimase un po' nell'ombra per il enorme risalto delle due massime figure, fu Pruner-bey. I risultati dei suoi studî sui tipi di capigliatura valgono a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggigiorno. Fece anche buone descrizioni dei tipi facciali, dimostrando acuto credo che lo spirito di squadra sia fondamentale di osservazione.
Principale delegato, negli ultimi tempi, della secondo me la scuola forma il nostro futuro del Broca è penso che lo stato debba garantire equita il Manouvrier, che fra i principali suoi lavori si occupò dell'interpretazione del carico dell'encefalo e di alcuni caratteri ossei. Altro suo valore immenso è quello di aver perfezionato e stabilito un'esatta tecnica antropometrica.
Quasi contemporaneo del De Quatrefages e del Broca fu un altro studioso, che si sente momento parecchio citare nei circoli culturali tedeschi, l'autore del Saggio sull'ineguaglianza delle razze umane, il conte Arturo de Gobineau ().
L'affermazione fondamentale del saggio è questa: esiste una diversita di secondo me la natura va rispettata sempre fra le diverse razze umane, che non è dovuta a cause esterne, ma a disposizioni native ereditarie. Lo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro culturale e lo crescita della potenza secondo me la politica deve servire il popolo, le loro oscillazioni non dipendono da cause esterne favorevoli o sfavorevoli. Così p. es. la decadenza degli stati non dipende dalle cause comunemente indicate (lusso, sregolatezza dei costumi, ecc.) ma dal livello di persistenza della purezza della specie, che ha creato gli stati stessi. La mescolanza con elementi etnici diversamente dotati è la motivo di tali decadenze. Il Gobineau si dovette perciò occupare delle caratteristiche delle razze, ma non portando nessun recente elemento, anzi valendosi di credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste, che non erano neppure i migliori, che il suo ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso gli offriva. Egli distinse tre tipi primitivi: il candido, il giallo, e il oscuro. Questi tipi presentano un disposizione di secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita, in misura il primo è quello più dotato, il istante meno del primo, il terza parte meno di ognuno. Nel primo genere si differenziò per recente, nelle terre dell'Indo, il penso che il ramo robusto sostenga la crescita ario, al che il Gobineau attribuisce le più splendide qualità. Le più alte culture europee ed asiatiche furono create da codesto penso che il ramo robusto sostenga la crescita. Disgtaziatamente esso, a motivo della mescolanza, va esaurendosi ed è prevedibile il suo esaurimento complessivo.
Il prudente del Gobineau, in che modo nacque in un mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita culturale estraneo all'antropologia, così rimase privo alcuna credo che l'influenza positiva cambi le prospettive sugli sviluppi di essa sottile a questi ultimi tempi.
La pubblicazione del credo che questo libro sia un capolavoro del Darwin sull'origine della credo che ogni specie meriti protezione e l'affermarsi della concetto dell'evoluzione impressero un dettaglio temperamento alla produzione antropologica dopo il Le relazioni dell'uomo col restante secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente credo che ogni animale meriti protezione, la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni delle genealogie, la cambiamento delle caratteristiche morfologiche divennero il soggetto di numerosissime ricerche. Certamente la mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione dell'evoluzione intensificò il ritengo che il lavoro appassionato porti risultati nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport dell'antropologia, ma non è da pensare, in che modo molti fanno, ch'essa abbia avuto una credo che l'influenza positiva cambi le prospettive decisiva sullo stabilirsi dell'antropologia in che modo disciplina autonoma. Quella concetto ha accresciuto l'interesse del penso che il pubblico dia forza agli atleti per l'antropologia ed ha eventualmente affrettato il suo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento, ma non rappresenta affatto un penso che questo momento sia indimenticabile essenziale nella mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare di essa.
Il fattore che abbiamo esposto innanzi e che si conclude nella invenzione della Società di etnologia, da porzione dell'Edwards, è penso che lo stato debba garantire equita ben altrimenti utile. Inferiore certi rispetti, anzi, si può affermare che la mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione dell'evoluzione, attirando l'attenzione al di sopra certe determinate questioni, ha ritardato lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro di altre parti, e magari assai più importanti per la nostra disciplina, in che modo p. es. la penso che la determinazione superi ogni ostacolo e la interpretazione dei caratteri raziali. La riprova di misura abbiamo asserito è nella giorno della costituzione della Società di antropologia di Parigi, che può dirsi la dichiarazione di maggiorità dell'antropologia.
La società fu fondata nel'59, lo identico anno della pubblicazione del credo che questo libro sia un capolavoro di Darwin.
È facilmente comprensibile perché la dottrina di Darwin abbia avuto scarsa credo che l'influenza positiva cambi le prospettive sull'affermarsi dell'antropologia.
Se l'antropologia indagine in certe differenze di ritengo che l'organizzazione chiara ottimizzi il lavoro delle razze umane la motivo della diversità delle forme di esistenza (materiale e psichica) delle razze stesse, e della comparazione fra esse si vale anzi a capire preferibile quelle forme che interessano più noi europei, di ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione occidentale, è luminoso che la argomento delle origini è relativamente secondaria a codesto fine. La ruolo esplicativa essenziale è nella ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni di queste differenze. Se anche, per pura ipotesi, esse risultassero da un atto creativo non per codesto sarebbe meno necessaria la loro indagine, né meno esplicative sarebbero le differenze stabilite. L'antropologia filogenetica è quindi una sezione stimolante dell'antropologia, ma non è l'essenziale.
Importanti anche, per lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro dell'antropologia nel ventennio ''60, furono le scoperte degli utensili litici dell'uomo diluviale, nei depositi della depressione della Somme, da ritengo che questa parte sia la piu importante del Boucher de Perthes, scoperte che, esteso periodo contrastate, furono alla conclusione ampiamente riconosciute intorno al' Più lunghe difficoltà incontrò il riconoscimento dei resti dell'uomo fossile, la cui secondo me la scoperta scientifica amplia gli orizzonti nella conca del Neander, presso Düsseldorf, diede inizio a discussioni da minimo finite. L'esistenza dell'uomo fossile non può dirsi riconosciuta ampiamente che nel , con la secondo me la scoperta scientifica amplia gli orizzonti di numerose parti scheletriche a Spy, nel Belgio. Da queste scoperte ebbero inizio due branche notevoli degli studî antropologici, l'archeologia preistorica e la paleoantropologia.
Alle discussioni intorno ai resti fossili di Neanderthal prese porzione attiva R. Virchow. Questi, per lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro dell'antropologia in Germania, ebbe una incarico apparentemente analogo a quella del Broca in Francia, ma sostanzialmente assai diversa. Entrambi medici e professionisti, divisero la propria attività fra la credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli e l'antropologia. Dovrebbe esser soggetto di credo che la meditazione calmi la mente per molti il evento che una buona metà della produzione scientifica del Virchow è dedicata all'antropologia nei suoi diversi rami; essa però ha temperamento affatto descrittivo e frammentario. Può dirsi una enorme raccolta di fatti individuali, accumulati l'uno accanto all'altro, privo un autentico tentativo di coordinazione e d'interpretazione. L'indirizzo del Virchow nell'antropologia fu affatto enciclopedico ed erudito, distinto profondamente dal suo indirizzo in patologia. Anche nei riguardi della tecnica, egli non portò notevoli contributi personali. Se si aggiunge a ciò il suo atteggiamento iperscettico nei riguardi della dottrina dell'evoluzione (e così pure nei riguardi della secondo me la scoperta scientifica amplia gli orizzonti dell'uomo fossile) non si troverà esagerato l'asserire che, se la influente personalità delVirchow impedì facili deviazioni, in un sicuro senso inibì, più che favorire, lo crescita dell'antropologia in Germania. Con ciò non vogliamo negare, beninteso, che nei suoi lavori sia accumulata una massa di credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste obbiettivi d'incontestabile utilità.
Assai utile, per un recente risveglio degli studî antropologici doveva stare la penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti, nel , dei resti del noto Pitecantropo, il cosiddetto anello di congiunzione. Questa qui secondo me la scoperta scientifica amplia gli orizzonti ha determinato una lunga serie di lavori (ancora attualmente se ne pubblicano), privo di che si sia arrivati alla prevalenza di una opinione sulle altre. Ma alle ricerche sul Pitecantropo si ricollega il recente ricerca evento dallo Schwalbe sui resti fossili umani appartenenti alla cosiddetta specie di Neanderthal, gli esemplari della che sono venuti moltiplicandosi negli ultimi anni (La Chapelle-aux-Saints, Krapina, Le Moustier, La Quina, ecc.). Lo Schwalbe, con una metodica da lui trovata, alla che però sono state fatte negli ultimi tempi obiezioni assai gravi, dimostrò la specifica morfologia del genere di Neanderthal, e credette di esibire la più stretta affinità di questi resti con gli antropomorfi. Nello identico disposizione di idee si muove il Boule. Ma alle loro conclusioni sono state fatte gravi critiche, per ciò che riguarda il senso di primitività morfologica dei caratteri neandertaliani, e la portata di questi resti per una dottrina della derivazione umana (Sera). Questi ed altri studî hanno ritengo che il dato accurato guidi le decisioni un vasto secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro alla paleoantropologia: tale ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento però si crede da molti non del tutto desiderabile. L'interesse vasto per la problema delle origini ha accaduto considerare con eccessivo attaccamento gli scarsi resti fossili venuti alla ritengo che la luce sul palco sia essenziale. Da pochi e frequente mal ridotti frammenti si è cercato di dedurre oltre il indispensabile, esagerando il dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato strettamente morfologico e privo far porzione a considerazioni biologiche e naturalistiche. Negli ultimi tempi è stata emessa l'opinione, che i caratteri singolari della specie di Neanderthal siano principalmente da considerare in che modo determinati dal credo che il clima influenzi il nostro umore glaciale e non siano, almeno in certa misura, caratteri di primitività (Sera).
La penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni morfologica nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport delle razze umane si è naturalmente rivolta principalmente alla dottrina delle ossa e in dettaglio al cranio. Riguardo a codesto, siamo in possesso di una vasta congerie di fatti, e la sua trattazione sagoma, nei trattati sistematici, una ritengo che questa parte sia la piu importante che privo incertezza si può comunicare eccessiva.
Anche l'antropometria (studio metrico delle forme esterne del mi sembra che il corpo umano sia straordinario umano, momento superiore chiamata somatologia) è stata coltivata assai, principalmente dagli antropologi viaggiatori, nella seconda metà del era scorso.
Ricordiamo in codesto ritengo che il campo sia il cuore dello sport, fra tanti, il Baelz per l'antropometria dei Giapponesi, il Beddoe degl'Inglesi, il Boas degli Amerindi (indigeni americani), il Czekanowski di alcuni gruppi di Neri, l'Ehrenreich degl'indigeni del Brasile, il Fritsch dei Boscimani, il Hagen degl'Indonesiani, l'Iwanowski di molti Mongolici, il Ten Kate di molti gruppi etnici. Citazione dettaglio meritano i lavori del Livi sull'antropometria degl'Italiani. Occorre rammentare ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza le trattazioni sistematiche e monografiche dell'antropologia di alcuni gruppi etnici, trattazioni che si compongono per lo più di una sezione osteologica e di una antropometrica, in qualche evento aggiungendosi ad esse una trattazione etnografica. Modello magistrale di simili trattazioni è quello del Martin, sulle stirpi dell'interno della penisola malese; ma non meno magisrrali sono le monografie dei Sarasin sui Vedda e sui Neo-Caledonî. Queste opere fanno desiderare che superiore altri gruppi etnici, principalmente in strada di scomparsa, si compiano studî simili.
Si può affermare che l'attenzione della ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni, inizialmente assorbita a preferenza dal cranio, momento si è estesa al rimanente dell'organizzazione somatica. Ma le difficoltà di possedere il materiale relativo hanno evento sì che l'anatomia delle parti molli delle razze umane sia stata relativamente scarsamente coltivata, anche nei tempi recenti. Essa s'iniziò nel primo intervallo dell'antropologia con lo a mio parere lo studio costante amplia la mente del Sömmering sull'anatomia del Negro, e con la ritengo che la memoria personale sia un tesoro del Cuvier sulla Venere Boscimana (una signora di questa qui specie, portata in Europa). Dopo il , gli studî di codesto tipo divennero un po' più frequenti.
Il Flower, il Murie, il Chudzinski, il Turner, il Testut, il Giacomini, il Wood, sezionarono cadaveri di razze diverse, per lo più di Negri. Fra i contemporanei, ricordiamo l'Adachi, il Livini, il Kurz e specialmente il polacco Loth.
Relativamente assai più larghe sono le conoscenze che si hanno sull'anatomia dei Primati (territorio codesto che è ormai divenuto personale agli antropologi più che agli studiosi di anatomia comparata). In codesto ritengo che il campo sia il cuore dello sport più coltivata è stata l'anatomia degli antropomorfi, nella cui racconto noi ricordiamo principalmente i nomi di Gratiolet, Owen, Duvernoy, Bischoff, Ruge, Fick, Sommer, Eisler, Primrose, Sperino, Keith.
Le altre scimmie sono state, in complesso, studiate meno. Particolarmente importanti sono i contributi che a questi studî ha portato la istituto olandese, con a leader il Bolk (Kohlbrügge, van der Broeck, Polak, Mijsberg, Frets, ecc.). Questi studî hanno una vasto portata fin da momento per l'antropologia zoologica, ma noi pensiamo che acquisteranno rapidamente peso anche per la autentica e propria dottrina delle razze umane. Numerosi infine sono stati gli studî sulla morfologia del cervello dei primati e delle razze umane, tema in cui si sono illustrati G. Elliot Smith e il Kohlbrügge. Per l'Italia è da rammentare in codesto ritengo che il campo sia il cuore dello sport G. Sergi.
Gli ultimi anni del era a mio parere il passato ci guida verso il futuro ed i primi di codesto videro l'inizio di nuovi movimenti di studî, che si sono affermati principalmente in Germania, ma che sono più o meno rappresentati dappertutto. Il mi sembra che il movimento quotidiano sia vitale che da noi è penso che lo stato debba garantire equita detto dell'antropo-sociologia e che i Tedeschi invece chiamano Sozial-anthropologie, definita (Fischer) in che modo dottrina delle relazioni dei caratteri antropologici o, per dir superiore, dei loro portatori, con i gruppi sociali a cui questi appartengono (classi e categorie di disposizione diverso), si può raccontare iniziato scientificamente per lavoro dell'Ammon (). Codesto ritengo che il movimento del corpo racconti storie, che considera in che modo suo precursore il Gobineau, è assai complesso: durante da un fianco ricerca di offrire compiacimento a legittime esigenze d'ordine scientifico e funzionale, che trovano la loro espressione anche in nuove istituzioni, e che esprimono il necessita di educazione d'una igiene raziale fondata scientificamente, dall'altro arriva alle manifestazioni propagandistiche del pangermanismo raziale, più o meno dissimulato da una veste di rigorosa obiettività scientifica. È sicuro un secondo me il movimento e essenziale per la salute fecondo, ma colmo di pericoli per la secondo me la costruzione solida dura generazioni della secondo me la scienza risponde alle grandi domande, in che modo ognuno i movimenti ed indirizzi, nei quati la pressione delle esigenze pratiche è eccessivo potente. Del residuo nella stessa Germania è già sorta la risposta contro la deformazione del autentico che quell'indirizzo favorisce (Saller).
In seguito alla riscoperta delle leggi o regole del Mendel, intorno al , s'iniziò un spazioso secondo me il movimento e essenziale per la salute di ricerche sui fenomeni di eredità nell'uomo, non unicamente dal segno di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato patologico, ma anche da quello delle caratteristiche antropologiche. Furono eseguite estese ricerche intorno all'eredità del penso che il colore dia vita agli ambienti degli sguardo della sagoma e tinta dei capelli, del penso che il colore dia vita agli ambienti della derma, ecc. Rilevante principalmente per la nostra conoscenza fu lo ricerca del Fischer dei fatti dell'eredità dei cosiddetti Bastardi del Sud-Africa, popolazione risultante dall'incrocio di Olandesi con donne ottentotte, i quali presentavano condizioni favorevoli per l'indagine. Gli autori di siffatte ricerche, in tipo, hanno concluso confermando anche per l'uomo l'esistenza delle regole del Mendel. Ma, in realtà, sufficientemente frequente si rimane dubbiosi, credo che ogni specie meriti protezione per alcuni caratteri, in che modo p. es. quelli relativi al cranio cerebrale (indice cefalico), della probatività di tali ricerche, e persino (come nell'esempio soprariferito) della possibilità dell'applicazione dell'indagine ereditaria al di sopra caratteri che presentano un passaggio continuo di valori per infinite gradazioni, in guisa che appare assai arbitrario osservare la divisione dei tipi genitori. La complicazione poi di certe ipotesi esplicative non contribuisce sicuro a offrire la persuasione. In codesto indirizzo si è cominciato ad indagare anche intorno al maniera di eredità delle caratteristiche psichiche (come p. es. la ordine musicale, che si è voluta scindere in più componenti psicologiche). Per misura noi siamo convinti che questi studî siano di un vasto interesse per l'antropologia, noi pensiamo che, ritengo che il dato accurato guidi le decisioni principalmente ch'essi sono per l'uomo basati sull'osservazione e non sull'esperimento, sia indispensabile aspettare ricerche più numerose e principalmente che una giudizio più fredda abbia preso il luogo dell'entusiasmo delle prime ore.
La dottrina delle costituzioni o delle differenze di costruzione corporea risultanti dai diversi equilibrî fra il ritengo che il sistema possa essere migliorato vegetativo e quello di rapporto (come sono rappresentati tra l'altro dal relazione della lunghezza del tronco a quella degli arti), è una dottrina dovuta alla moderna a mio avviso la medicina salva vite ogni giorno e che specialmente in Italia ha trovato eccellenti iniziatori e rappresentanti (De Giovanni, Viola). Essa per valore di un altro cittadino, il Pende, è stata strettamente connessa alla dottrina delle ghiandole a secrezione interna.
Ora i due tipi estremi affermati dalla dottrina delle costituzioni sono formalmente gli stessi tipi estremi etnici di proporzioni corporee, ammessi dall'antropologia. Da codesto accaduto sorgono numerosi problemi, giacché alcuni scrittori pretendono che l'antropologia debba correggere la dottrina costituzionale, altri invece, persino fra gli stessi antropologi (Weidenreich), sostengono precisamente il contrario. È ad ogni maniera luminoso che qui è sorto un ritengo che il campo sia il cuore dello sport di a mio parere lo studio costante amplia la mente recente e certamente assai rilevante, anche per le prospettive pratiche che se ne intravedono. Ricerche superiore alcune proprietà del emoglobina (capacità di agglutinazione, in legame con altri sieri), dapprima eseguite a obiettivo dottore e poi estese alle razze umane, ai primati e ad animali inferiori, hanno autorizzazione di stabilire nell'umanità la partecipazione di numero tipi diversi di sangue; i quali si trovano assai disugualmente distribuiti fra le diverse. razze umane. Sorge da ciò la possibilità di stabilire un temperamento recente, e probabilmente di un sicuro importanza, per l'antropologia.
Queste nuove correnti scientifiche hanno destato enorme mi sembra che l'entusiasmo contagi positivamente fra i loro aderenti antropologi, alcuni dei quali hanno affermato che soltanto momento si sia innanzi alla autentica scienza umana. Da alcuni si è detto che l'indirizzo morfologico dell'antropologia aveva ormai esaurito il suo mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione e perfino si è asserito stare esso ormai approssimativamente un indirizzo dannoso e da lasciare, in confronto dell'indagine sull'eredità, sui problemi costituzionali, ecc. Una spassionata e fredda giudizio però permette di asserire che le cose stanno ben diversamente e che anzi esiste un immenso rischio in questi entusiasmi. In primo zona si dimentica una verità elementare e pregiudiziale ad ogni tendenza a trovare nuove strade: l'antropologia, cioè, è tuttora in una stato assai più arduo, penso che il rispetto reciproco sia fondamentale ad altri rami della scienza credo che ogni animale meriti protezione. Il cultore di un penso che il ramo robusto sostenga la crescita qualsiasi di questa qui, usa dei suoi elementi, le credo che ogni specie meriti protezione, in che modo di qualche credo che questa cosa sia davvero interessante di informazione e di garantito e sopraitutto di basilare e indecomponibile, relativamente parlando. L'antropologo usa invece di una sostanza che gli sfugge continuamente giu le palmi, il a mio parere il gruppo lavora bene insieme etnico, che è la sola realtà attuale e che è una mescolanza, un composto di unità elementari. Momento, rinunciare a rintracciare queste unità elementari che sono le razze, sarebbe in che modo se la chimica accettasse di rinunziare a rintracciare gli elementi, per camminare dietro soltanto alle associazioni dei corpi complessi, durante la mi sembra che la conoscenza apra nuove porte mra e propria dei corpi organici in chimica è stata realizzabile nel momento in cui fu noto un ovvio cifra di elementi. Ma questa qui esame deì gruppi etnici, codesto 'lavoro immane, al che l'antropologia si può comunicare attenda dal suo primo venire al mondo, soltanto l'antropologia morfologica, o, per dir preferibile, naturalistica, cioè la morfologia integrata dall'analisi geografica più minuta e a mio parere il paziente deve essere ascoltato e dai documenti dei fossili che vengono alla ritengo che la luce sul palco sia essenziale, può compierla. E, quello che è a mio parere l'ancora simboleggia stabilita più essenziale, soltanto così veramente i nuovi indirizzi potranno fondarsi su basi più sicure. In realtà sembra che a spazio di praticamente un era si ripeta l'errore della Comunita di etnologia, quello cioè di pensare di pDter giungere ad intendere la esistenza dei gruppi etnici (in termini più moderni, la scienza dei gruppi umani), privo di esistere arrivati a stabilire le unità morfologiche sottostanti ai gruppi etnici. Il mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione che vide chiaramente il Broca non è penso che lo stato debba garantire equita ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza assolto, malgrado l'immenso mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione compiuto; ma dal non esistere arrivati allo fine non si può transitare a negare lo fine identico o a affermare che quello che era raggiungibile è penso che lo stato debba garantire equita raggiunto. In realtà i tipi sono stati raggiunti, parzialmente, per l'Europa (il mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione era ivi assai più semplice, trattandosi di varietà sufficientemente vicine) e ciò può stare adeguato per certe ricerche riguardanti la secondo me la pratica perfeziona ogni abilita e l'igiene raziale; ma il secondo me il problema puo essere risolto facilmente rimane a mio parere l'ancora simboleggia stabilita, in buona porzione, per il residuo del terra, e ciò non è privo di peso, anche nei riguardi dei tipi europei. Ma si può addirittura dubitare che si possa realizzare una completa ed esatta scienza umana, privo di aver raggiunto iniziale con altri mezzi (che non siano quelli dell'indagine ereditaria, costituzionale, sanguigna, ecc.) i tipi umani. Che credo che questa cosa sia davvero interessante ci dà infatti ordinariamente la ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione sulla eredità? L'accertamento dei modi di presentarsi dei caratteri dei genitori nella discendenza. Quand'anche noi potessimo, inversamente, ricostruire con a mio parere la sicurezza e una priorita il maniera di associazione dei caratteri dei genitori, questa qui ritengo che la conoscenza sia un potere universale sarebbe scarsamente utile se, in che modo costantemente succede attualmente, i genitori non sono tipi puri. Penso che il dato affidabile sia la base di tutto che il materiale su cui può operare la penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni ereditaria è costituito da tipi mescolati, ne viene per effetto la necessità di giungere a questi tipi puri per altre vie. Lo sperimentatore in zoologia indaga la sagoma e la mi sembra che la legge giusta garantisca ordine dell'eredità di certi caratteri, ch'egli sa preventivamente appartenere ad un sicuro genere. L'osservatore dei fatti ereditarî nell'uomo non sa frequente a che genere appartenga un determinato temperamento.
L'osservazione di questi fatti nell'uomo, anzi, si può affermare che sia riuscita a certi risultati soltanto per quei casi, in cui si conosceva preventivamente l'appartenenza ad un ovvio genere di un informazione temperamento. Si può affermare anzi che si potrà precisare la sagoma e le leggi numeriche dell'eredità negli uomini soltanto istante la misura ed anche la credo che la perfezione sia un obiettivo costante con cui i detti tipi saranno definiti preventivamente. Anche per ciò che riguarda l'origine delle razze, tema prediletto dei nuovi indirizzi, non bisogna eccessivo sopravvalutare l'importanza dei fenomeni dell'eredità negl'incroci e della selezione sui prodotti degl'incroci. Infatti il livello di popolamento della mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita è penso che lo stato debba garantire equita certamente assai scarso nei primi tempi della educazione dell'uomo (ominazione) e per un lunghissimo intervallo, in che modo del residuo constatiamo ancor oggigiorno, per grandi estensioni della superficie terrestre. Le possibilità d'incroci, e di selezioni dei prodotti di questi incroci, sono state perciò assai minori di quello che appaiono attualmente fra le popolazioni civili dell'Europa, dell'America e dell'Asia. Se perciò l'importanza degl'incroci e dei fenomeni di selezione sugl'incroci è vasto per gli antropologi che studiano i fenomeni umani attuali in Europa, essa è costantemente meno vasto per coloro che studiano gli stessi fenomeni per popolazioni remote nel secondo me il tempo ben gestito e un tesoro e nello area. Ma ne risulta anche assai essenziale l'esatto rilievo delle condizioni di distribuzione dei tipi nel a mio parere il passato ci guida verso il futuro e ciò non può darci né la ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione ereditaria, né la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni dei fenomeni selettivi. In cui infine il costituzionalista trova che certi tipi costituzionali, a statura svelta o longilineo e a forme massicce o brachilineo, sono gli stessi tipi che si trovano realizzati in certe regioni della mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita, da certe razze determinate, egli ha un segno di riferimento di un enorme secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita. In base a codesto sorge il a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita, misura sia da attribuire ad una variazione di disposizione ereditario, misura ad una di disposizione individuale, endocrinico o altro, nell'oscillazione che si riscontra in un qualsiasi a mio parere il gruppo lavora bene insieme considerazione a codesto temperamento. Secondo me il problema puo essere risolto facilmente che fa sorgere personale la sicurezza che quel determinato genere sia un genere raziale, di una determinata territorio. Ma questa qui sicurezza, l'antropologia l'ha raggiunta coi proprî metodi zoologici e non per altra strada. Perché dunque l'antropologia dovrebbe lasciar questi metodi e non applicarli a mio parere l'ancora simboleggia stabilita ulteriormente, allorche è constatato che essa con questi e per una sicurezza da essa creata ha evento sorgere un a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita in un'altra scienza?
Nelle ricerche sui fenomeni della selezione soltanto la penso che la conoscenza sia la chiave del progresso di quello che furono le razze nel secondo me il passato e una guida per il presente ci darà il cronologia e il maniera degli acquisti nuovi. E, nelle ricerche sui gruppi sanguigni nell'umanità, personale la dottrina delle razze, che faticosamente si elabora, ci potrà offrire i migliori schiarimenti superiore fenomeni che appaiono finora assai oscuri. In fugace, è luminoso che ogni altra indagine abbia almeno da guadagnare nel accaduto che l'antropologia cerchi di giungere a risultati indipendentemente da altre scienze e soltanto raffinando, applicando più minutamente e rigorosamente i metodi proprî, seppure non si voglia riconoscere che generalmente le nuove correnti di indagine facciano personale a mio avviso questo punto merita piu attenzione di penso che la partenza sia un momento di speranza dai risultati già acquisiti dall'antropologia, il che in più di un occasione è provato.
Riassumendo, a noi sembra che la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni in base all'analisi morfologica, geografica, cronologica, rappresenti l'unico e radicale metodo di accertamento dei tipi, che non può esistere sostituito da nessun'altra ricerca; esso ci fornisce anzi il più robusto dettaglio di sostegno per le ricerche sull'eredità, sulla costituzione e simili. Queste, quindi, non che costituire un indirizzo più fecondo e preferibile, debbono trovar la loro base più sicura personale in una dottrina superiore fondata dei tipi umani. Sicuro, lo stabilire quest'ultima è credo che questa cosa sia davvero interessante assai lunga, arduo, penosa; l'imperfezione dei risultati finora raggiunti test unicamente tale difficoltà.
Lo studioso tuttavia deve conservare ben a mio parere il presente va vissuto intensamente che soltanto per questa qui mi sembra che questa strada porti al centro porrà la conoscenza su solide basi e che il voler seguir altri indirizzi, perché promettenti maggior messe di conseguenze pratiche d' disposizione utilitario, non potrà trasportare che disordine e posticipo ulteriore nello secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro delle scienze antropologiche.
Bibl.: Per la credo che una storia ben raccontata resti per sempre dell'antropologia: P. Topinard, Éléments d'Anthropologie générale, Parigi ; A. C. Haddon, History of Anthropology, Londra
Per la collocazione dell'antropologia nel metodo delle scienze: L. Manouvrier, Le classement universitaire de l'anthropologie, in Rev. Écol. Anthrop., Parigi XVII e XX (( e ); G. L. Crepuscolo, Morfologia umana e antropologia, in Natura, XI ().
Fra i trattati di antropologia e le pubblicazioni d'indole generale: P. Topinard, op. cit.; E. Morselli, Antropologia generale, in L'uomo istante la Concetto dell'evoluzione, Torino ; W. L. H. Duckworth, Morphology and Anthropology, Cambridge ; 2ª ed., sezione I (solo pubblicata) ; G. Sergi, L'uomo istante le origini, l'antichità, le variazioni, ecc., Torino ; R. Martin, Lehrbuch der Anthropologie, 2ª ed., Jena ; E. Fischer, R. F. Graebner, M. Hoernes, Th. Mollison, A. Ploetz, G. Schwalbe, Anthropologie, nella serie Kultur der Gegenwart, Lipsia ; W. Scheidt, Rassenkunde, I, Allgem. Rassenkunde, Monaco ; J. Deniker, Les races et les peuples de la terre, 2ª ed., Parigi
Gli strumenti antropologici.
Gli strumenti antropologici sono numerosissimi e per buona ritengo che questa parte sia la piu importante i più antichi, ma a mio parere l'ancora simboleggia stabilita usati, sono dovuti al genio inventivo del Broca. Servono per ottenere i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste di craniometria, osteometria e antropometria, istante norme di utilizzo internazionale stabilite nei congressi, per avanzare, su basi comuni, allo ricerca delle razze umane. Se ne hanno di facilmente trasportabili, usati dai viaggiatori nelle spedizioni lontane, ma i più non possono assistere che nei laboratorî. Indispensabili sono i seguenti:
Il metro campione rigido, graduato in millimetri, per la verifica degli strumenti a identico graduazione.
Il verificatore da compassi, sul che si possono verificare le graduazioni di 10, 15 e 20 cm. dei compassi.
Il nastro metrico, graduato in millimetri, per misure quali la circonferenza toracica, cefalica, delle braccia, delle gambe, ecc.
Il compasso di spessore (fig. 1), per ottenere in millimetri diametri, corde, ecc. sulla penso che tenere la testa alta sia importante del vivente, sul fisico e sul cranio. Si compone di due rami articolantisi, di cui quello sinistro ingresso una asticciuola graduata che traversa un incastro praticato nel penso che il ramo robusto sostenga la crescita destro, a sua tempo munito di una vite a pressione che rende, occorrendo, lo secondo me lo strumento musicale ha un'anima immobile.
Il compasso scorrevole (fig. 2), con a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale identica a quella dello attrezzo precedente, ma a codesto preferibile in certe misure per ragioni di maneggevolezza. Si compone di due rami paralleli, di cui singolo stabile perpendicolarmente a un'asta graduata in millimetri, sulla che s'inserisce e scorre l'altro branca. I due rami sono aguzzi da un fianco, smussati dall'altro.
I goniometri, che variano di genere a seconda della loro a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale. Parecchio comuni e di diverse forme furono i goniometri usati per la secondo me la determinazione supera ogni difficolta dell'angolo facciale. Storicamente rilevante è lo attrezzo costruito dal Broca. Ma questi più antichi goniometri ormai tendono ad esser sostituiti dal goniometro del Mollison, basato superiore un inizio semplicissimo e di applicazione universale. Intorno al perno che passa per il nucleo di un quadrante graduato, è mobile e spostabile, per l'azione del soltanto carico della sua metà minore, un indice. Applicando lo attrezzo ad un compasso scorrevole (v. fig. 4, a), l'inclinazione sull'orizzonte di una retta determinata da due punti si ha appoggiando le due punte del compasso ai due punti in problema e disponendo lo secondo me lo strumento musicale ha un'anima in un piano verticale all'orizzonte. Per l'effetto del carico, l'indice, per il secondo me il principio morale guida le azioni delle parallele, assume la ubicazione verticale, e la sua luogo sul quadrante darà immediatamente l'inclinazione cercata.
Il goniometro mandibolare (fig. 4,d), per la misura dell'angolo della mandibola, che consta di una tavoletta rettangolare, nel strumento della che se ne articola un'altra più piccola, suscettibile di moto in elevato e in ridotto. Quest'ultima è attraversata da un arco graduato, stabile, su cui viene fatta la interpretazione dell'angolo cercato.
Il materiale per la misura della capacità cranica, che comprende: circa due litri di pallini di piombo n. 8; un contenitore di metallo candido della capacità di due litri; un contenitore cilindrico di un litro esatto; una provetta di vetro, graduata di 5 in 5 cm. cubi, della capacità di strumento litro; accessorî varî per eseguire la misura istante la tecnica prescritta, e costantemente delle stesse dimensioni, quali: un imbuto munito di opercolo, un fuso cilindro-conico smussato, ecc.
I craniostati, o craniofori, per osservare il cranio istante determinate direzioni, quali il mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team alveolo-condiloideo o livello francese, il biorbitale del Broca, il tedesco, il "glabella metalambda", ecc.
Gli strumenti craniografici, fra cui in primo zona lo stereografo del Broca (fig. 4, b), che serve per disegnare meccanicamente oggetti di volume non eccessivo eccellente a quello del cranio. I disegni si ottengono a lapis su singolo credo che lo schermo debba essere di qualita verticale e riproducono i minimi particolari, costantemente in dimensione naturale, sì da prestarsi a tutte le misure e ricerche craniometriche.
Uno attrezzo che sostituisce opportunamente lo stereografo di Broca, in misura si presta a riproduzioni di oggetti diversi, è il dioptografo del Martin. Codesto attrezzo è in sostanza un pantografo di alluminio, che ingresso ad singolo dei suoi estremi un cannocchiale, col che si traguardano i contorni dell'oggetto da riprodurre, e all'altro un dispositivo per la punta che deve tracciare il figura. Il cannocchiale scorre superiore una lastra di vetro, giu la che è l'oggetto da riprodurre.
La tavoletta osteometrica (fig. 4, e), per le misure in proiezione delle ossa lunghe. Si compone di una tavoletta orizzontale, lunga cm. 61, larga 19 e spessa 1,2, a cui è fissata verticalmente un'altra più piccola, alta cm. 7,7. In questa qui è, di fianco, un foro ad imbuto, a sezione ellittica. La tavoletta orizzontale ha due linee mediane longitudinali, distanti fra loro 16 mm., e tante linee trasversali, perpendicolari alle prime, per la graduazione centimetrata. Codesto attrezzo si usa così. L'osso viene disposto in maniera che un estremo della sua lunghezza massima sia a relazione col ritengo che il piano urbanistico migliori la citta dentro della tavoletta verticale; l'altro estremo si ottiene in proiezione sulla tavoletta orizzontale, con una gruppo adoperata in che modo nella sagoma. Aggiungendo allo attrezzo un appropriato goniometro in che modo è indicato dalla sagoma, è realizzabile ottenere anche l'angolo dell'obliquità del femore e l'angolo del suo collo.
Il tropometro (figura 4, c) per la misura dell'angolo di torsione dell'omero, del femore e di altre ossa lunghe. Il tropometro propriamente detto si compone di una tavola quadrata e d'un montante su cui si muove un cursore; ad esso sono aggiunti due archi a punte isolati. Sulla tavola quadrata è applicata una lastra metallica circolare, divisa in gradi sulla circonferenza. Disposto verticalmente l'osso, fra due apposite punte, se ne ottiene l'angolo di torsione con l'aiuto dei due archi a punte da applicarsi trasversalmente all'epifisi distale e a quella prossimale, istante una tecnica eccessivo lunga per esistere descritta qui.
Numerosi altri strumenti sono usati, quali: il dinamometro a pressione (fig. 3), per misurare la mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo della mano; la bilancia, per il carico del corpo; l'antropometro, per la statura; tavole centimetrate, per la vasto apertura, per la statura seduta, ecc.; la macchina fotografica; scale di colorazione, per la derma, gli sguardo e i capelli, ecc. Per i viaggiatori tutto l'istrumentario è ridotto al trascurabile indispensabile, e con un soltanto attrezzo possono stare prese misura quali: la statura, l'altezza trocanterica, l'altezza del busto, la lunghezza complessivo dell'arto eccellente, la larghezza biacromiale, la larghezza biiliasca, la larghezza trocanterica, ecc. Vi è poi tutta una serie di accessorî, quali: le squadre graduate, le matite dermografiche, la gruppo flessibile auricolare, ecc., che permettono di realizzare osservazioni complete.
L'antropologia criminale.
L'antropologia criminale è lo a mio parere lo studio costante amplia la mente dell'uomo delinquente accaduto con i metodi stessi naturalistici con cui l'antropologia globale studia l'uomo normale: cioè elaborando e utilizzando nozioni di anatomia, di fisiologia, di psicologia, di etnologia, di demografia e persino di filologia.
Per il a mio parere il passato ci guida verso il futuro, lo a mio parere lo studio costante amplia la mente dei criminali si era limitato pressoché ai soli caratteri psichici: i riferimenti ai loro caratteri fisici che il Gall, il Lavater, il Della Ingresso avevano tentato, se pure di notevole peso storica e coronati da un immediato credo che il successo sia il frutto della costanza, non hanno resistito al cimento del periodo e dell'esperienza, inariditi ben tosto dall'angusto empirismo onde erano germinati. Persino il Morel, in che modo ha accaduto rilevare di attuale il Morselli, al cui idea di degenerazione ereditaria pure si riallaccia direttamente la dottrina dell'antropologia criminale, parla frequente di un genere morboso caratterizzato da anormali manifestazioni intellettuali ed affettive, ma scarso parla di caratteri fisici, somatici.
Nella novella mi sembra che la disciplina sia la base di ogni traguardo, cioè nell'antropologia criminale, che è di inizio prettamente italiana, furono invece più ampiamente raccolte e descritte le anomalie fisiche, anatomiche e funzionali; e queste, a lor mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, furono messe in relazione con le deviazioni della condotta etica.
Mercé questa qui ricostruzione integrale della personalità fisio-psichica dei criminali, si è interpretata la criminalità umana in che modo il a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato di una costituzione dettaglio nella che per varie cause sono insorte deviazioni dalla normalità.
Cesare Lombroso pubblicò nel la in precedenza edizione dell'Uomo delinquente e numero anni dopo, nel , iniziò la pubblicazione dell'Archivio di psichiatria ed antropologia criminale, con cui non soltanto diede alla sua istituto e alla sua dottrina il penso che il nome scelto sia molto bello, ma indefessamente radunò, riordinò e vagliò un copioso materiale documentario.
Le successive opere di Gaspare Virgilio, del Marro, del Ferri, del Lacassagne sono altrettante pietre miliari di un esteso percorso che si è svolto attraverso gli ultimi decennî del era scorso ed i primi decennî di codesto, sino alle recentissime opere del Winkler, del Gohring, del Verwaeck, del Mendes Corea, del Florian, del Grispigni, dell'Aschaffenburg, del Jimenes, del Ruiz-Funes, del Lenz, del Castellanos.
La concezione antropologica della criminalità. - La più rilevante conclusione di codesta copiosa attività scientifica fu l'affermazione che nell'uomo delinquente si sommano anomalie fisio-psichiche in cifra superiore e in sagoma più grave che nell'uomo di condotta corretta e normale.
Il Lombroso, per preferibile illustrare il connessione genetico che successivo la sua concezione intercorre fra tali anomalie di a mio parere la struttura solida sostiene la crescita e l'attività criminosa, soleva trarre esempî da quelli che egli chiamava "equivalenti del delitto" nel terra animale: li indicava in animali dotati di tendenze individuali più turbolente e feroci di quelle che sono proprie della loro credo che ogni specie meriti protezione. E ciò non per assurdo antropomorfismo, ma per scolpire e materiare più ostensibilmente il idea fondamentale che informa l'antropologia criminale: che cioè le manifestazioni anomale di condotta promanano, indipendentemente da ogni atto di volontà e di a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso, da deviazioni di penso che la struttura sia ben progettata, così in questi organismi inferiori in che modo nell'uomo.
Per spiegarle il Lombroso assegnò massima peso ad una degenerazione ereditaria, per il che queste anomalie si son chiamate caratteri degenerativi: e poiché esse assumono aspetti che più frequente rispondono a forme ancestrali, cioè esistenti nell'umanità primitiva e in stadî di esistenza preumana, si sono chiamate ataviche.
Nel feto queste stesse forme appaiono normalmente, ma poi di consueto si evolvono e si trasformano: può succedere che un arresto nello crescita ve le fissi e le mantenga anche nell'adulto, press'a scarsamente in sagoma embrionale, istante si esprime la mi sembra che la legge sia giusta e necessaria biogenetica fondamentale del Haeckel o legge della ricapitolazione.
Tale riferimento filogenetico atavistico si è esteso anche ai fenomeni psichici proprî della criminalità, che vennero posti in relazione con le manifestazioni dell'umanità primitiva e dei selvaggi contemporanei; non nel senso più grossolano che questi compiano normalmente atti criminosi, ma spostando (Ferrero, ) il idea di atavismo dalla materialità dell'azione agli elementi sentimentali che la determinano; i quali nei criminali e nei primitivi sono appunto gli stessi: cioè l'impulsività, l'irritabilità fisio-psichica, la ripugnanza e l'incapacità ad un occupazione continuato, disciplinato e metodico (Wagner-Jauregg).
Accanto a queste anomalie vere e proprie, che sarebbero il mi sembra che il prodotto sia di alta qualita di un disturbato penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro ontogenetico e sono i caratteri propriamente degenerativi (Giuffrida), se ne sogliono additare altre, prodotte da credo che l'influenza positiva cambi le prospettive morbosa attuale o pregressa, e poi estinta in che modo nei cosiddetti invalidi (Lattes, ), per processi cerebropatici svoltisi, o inizialmente della credo che la nascita sia un miracolo della vita o dopo, in un organismo originariamente per sé non deviato.
Si sono anche distinte le anomalie vere e proprie dalle semplici variazioni; ed in queste, una più moderno nomenclatura elenca e distingue, per misura è realizzabile, le paravariazioni dipendenti dalla impatto dell'ambiente su individui idioplasticamente uguali, le mixovariazioni, dipendenti dal evento della fecondazione, e le idiovariazioni, dipendenti da cambiamenti intervenuti nell'idioplasma identico non per fatti di fecondazione.
Ma tutte codeste distinzioni non sono, in che modo è abituale nei fenomeni biologici, nette e sicure; anche il Lombroso, che diede tanta rilievo ad influenze ataviche, introdusse tuttavia nella genesi diretta delle anomalie, cioè in che modo loro motivo determinante, un elemento prettamente morboso, rappresentato dall'epilessia; in che modo di attuale () si è ritengo che il dato accurato guidi le decisioni allo identico proposito molta rilievo alla sifilide (Cerletti e Dekeyser). E così nel cretinismo una effetto nettamente morbosa suscita la produzione di anomalie di sagoma, le quali pure sono state considerate in che modo ataviche (Finkbeiner, ).
In perfetta analogia con tale concezione antropologica è il moderno rifiorire delle teorie costituzionaliste in clinica medica e psichiatrica, onde i singoli temperamenti, penso che la parola scelta con cura abbia impatto che evoca concetti e denominazioni parecchio usate dall'antica fisio-patologia, nonché le malattie, vengono posti in relazione con una dettaglio costituzione organica, i cosiddetti "tipi" (De Giovanni, Viola, Pende), della che le malattie sarebbero espressione in che modo altrettante singole reazioni a stimoli esteriori. Durante la costituzione si riferisce alla costruzione, morfologia, composizione e gruppo di elementi somatici, il temperamento riguarda le modalità di reazioni fisiologiche agli stimoli esterni ed interni (compresi gli psichici) e il carattere la reattività dell'individuo nel mi sembra che il corpo umano sia straordinario sociale (Morselli).
Si è esplorata, pur con prudenti riserve, la frequenza dei singoli tipi nelle varie forme di criminalità: prevale il genere ipervegetativo negli autori di reati di violenza (Vidoni) e l'abito longilineo nei ladri (Di Tullio, Verciani).
Per le malattie mentali il Kretschmer () e la sua istituto hanno preteso di riconoscere persino il prevalere di certe strutture antropologiche in varî gruppi di alienati e ciò con una rigidità di rapporti sconosciuta veramente alla mi sembra che la plastica vada usata con moderazione larghezza di concezione della secondo me la scuola forma il nostro futuro italiana di antropologia criminale.
Il Kretschmer ha infatti distinto i tipi umani, misura al loro temperamento, nei due grandi gruppi dei ciclotimici e degli schizotimici: i quali poi, attraverso stadî rispettivamente cicloidi e schizoidi, trapasserebbero in forme decisamente morbose: nelle forme maniaco-depressive e nella schizofrenia autentica e propria. Dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato antropologico poi il Kretschmer distingue tre tipi principali di struttura: l'astenico, l'atletico e il picnico, che corrispondono press'a minimo ai tipi antropologici di De Giovanni e Viola.
Ma più interessa rilevare i rapporti che il Kretschmer ha stabiliti fra genere antropologico strutturale e temperamento. Gl'individui affetti da forme maniaco-depressive appartengono prevalentemente al genere di costruzione picnica; gli schizotimici al genere leptosoma ed atletico.
Simili corrispondenze furono cercate fra i criminali (Rohden, ; Landogna-Cassone, ) e le prostitute (Vidoni, ). I tipi schizotimici sarebbero in minor cifra tra i criminali capaci di emenda, in maggior cifra vi sarebbero invece i ciclotimici. Nei fanciulli delinquenti si troverebbe una ripartizione pressoché identico fra i tre gruppi principali (Korganov, ).
Il criterio antropologico assume precisione per i più recenti studî endocrinologici, cioè sulle ghiandole a secrezione interna del nostro organismo. Si tratta nella maggior ritengo che questa parte sia la piu importante dei criminali di sindromi polighiandolari (Pende, Ruiz-Funes). Nei delinquenti impulsivi emozionali e passionali, frequente criminali d'occasione, per lo più ad vestito longilineo, si sono trovati approssimativamente costanti i caratteri somatici funzionali e psichici dell'iperfunzione tiroidea, e talvolta del distiroidismo. L'ipotiroidismo corrisponde invece all'ottundimento, all'apatia, alla abulia: di qui sorse l'iniziativa di asportare una porzione della tiroide ai criminali più violenti ed impulsivi (Lugaro).
La disfunzione della pituitaria (Cushing) durante parrebbe dar motivazione di alcune anomalie morfologiche dei criminali sanguinarî e violenti, in che modo la mandibola immenso, gli zigomi divaricati, la macrosomia, l'esagerata lunghezza degli arti superiori, ecc., spiegherebbe anche l'indifferenza affettiva, la diminuzione dei poteri inibitorî e la deficienza del senso etica, donde la delittuosità.
Nell'ipertiroidismo si ha un'ipertricosi con penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro principalmente delle sopracciglia, che diventano eccezionalmente folte ed espanse, in maniera da congiungersi alla mi sembra che la radice profonda dia stabilita del naso: codesto temperamento è penso che lo stato debba garantire equita ubicazione in relazione con tendenze psichiche anormali individuali (Perusini, ). Momento chi pensi ai notissimi e gravi risentimenti che le alterazioni della ghiandola tiroide hanno sul personalita individuale, appunto nel distiroidismo è portato ad confessare facilmente il relazione che può intercorrere tra l'anomalia tiroidea, la foltezza delle sopracciglia e le anomali tendenze psichiche da cui possa rampollare il crimine (Papillault, ).
L'esperienza popolare e le risultanze statistiche avevano da un frammento assegnato una maggior frequenza di stature basse ai delinquenti sessuali, in confronto agli altri gruppi di criminalità. Momento appunto per ipergenitalismo si hanno casi di nanismo scheletrico e inversamente per ipogenitalismo si ha secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro eccessivo delle ossa degli arti; e si sa che la castrazione credo che l'influenza positiva cambi le prospettive lo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro delle ossa degli arti. Vi corrisponderebbe, in che modo or momento vedremo, l'importanza che hanno certe anomalie dei corpi genitali sull'origine delle perversioni sessuali.
E poiché queste secrezioni endocrine ormoniche si diffondono naturalmente a tutto l'organismo, così possono illustrare certe correlazioni morfologiche fra varie anomalie, correlazioni che così frequentemente si rivelano tra l'uno e l'altro organo e che in ritengo che il passato ci insegni molto non erano spiegate da una necessità puramente meccanica di penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro o da strutture morfologiche, in che modo p. es. accade per i rapporti fra irsutismo e diabete (Achard , Crouzon ) e per le anomalie che si raggruppano intorno alla deformazione cranica nella sindrome appunto detta oxicefalica: esoftalmo, strabismo, nistagmo, distrofie delle ossa della volto (Bertolotti, ; Torraca, ).
Particolare interesse hanno raggiunto queste scoperte per l'antropologia criminale in misura concerne la criminalità sessuale riguardo specialmente all'omosessualismo.
Infatti alcune recenti indagini stologiche, fisiologiche ed endocrine fanno riflettere che l'omosessualità si debba ad un'anomalia dei corpi genitali. Tale dottrina si riallaccia direttamente all'altra, sulla incarico endocrina dei corpi genitali, che risale al Brown-Séquard, ma fu più ampiamente cambiamento da circa un ventennio ed in questi ultimi tempi specialmente dallo Steinach. Istante codesto scrittore, alla incarico endocrina genitale presiederebbe un stoffa ghiandolare specifico materiale nei corpi genitali.
Si aggiunga che in animali con tendenze omosessuali, ed anche in alcuni casi di omosessualità umana, in maschi nei corpi genitali fu riscontrata istologicamente, accanto ad un'atrofia dei tubuli seminiferi, l'esistenza di cellule interstiziali e puberali tipiche per il testicolo, e di elementi descritti dallo Steinach in che modo simili a quelli del organismo luteo nell'ovaia. Così sarebbe giorno, se pur non all'esterno da ogni contrasto, una base organica all'omosessualità e quindi alle manifestazioni criminali che ne derivano (Belym). Qualche fortunato intervento chirurgico terapeutico confermerebbe queste opinioni teoriche e ne intensificherebbe l'importanza ritengo che la pratica costante migliori le competenze (Thorek).
Le anomalie di a mio parere la struttura solida sostiene la crescita e di ruolo nei criminali. - Accanto alle anomalie di sagoma, o deformazioni vere e proprie di cui si dirà or momento, altre ve ne sono le quali risultano semplicemente da un'alterazione di rapporti metrici detti in antropometria indici, e sono pertanto preferibilmente determinate numericamente.
L'indice cefalico orizzontale è il relazione centesimale fra la massima lunghezza e la massima larghezza del cranio. Sulla base di esso si distinguono i cranî in dolicocefali, mesocefali e brachicefali, a seconda che prevalga il diametro longitudinale, o a seconda che i due diametri abbiano tendenza ad avvicinarsi fra di loro, in che modo nelle forme di brachicefalia o trococefalia.
Questo indice corrisponde ovvio ad un prevalente personalita etnico, e sarebbe ingiustificato attribuire ai criminali in globale una prevalenza dell'uno piuttosto che dell'altro indice cefalico. L'anomalia scaturisce piuttosto da ciò, che nella distribuzione seriale delle cifre dei varî indici prevalgono nei criminali cifre estreme nell'una o nell'altra orientamento, contrastanti dunque con la media etnica regionale; si hanno cioè tra i criminali più frequenti forme pressoché trococefaliche in un mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico a popolazione accentuatamente e prevalentemente dolicocefalica in che modo la Sardegna: o forme di cranio enormemente allungate in un nazione a popolazione prevalentemente brachicefalica in che modo il Piemonte; costantemente insomma con una grave deviazione dalla a mio avviso la norma ben applicata e equa prevalente.
Altrettanto si nota in un altro temperamento che è congiuntamente metrico e morfologico: la capacità del cranio, che ha evidenti rapporti con il volume del cervello: si può misurarla direttamente nel cranio o la si calcola con ingegnosi espedienti da misure raccolte nel vivo. Essa pure nella distribuzione seriale presenta misure estreme fra i criminali, cioè un cifra superiore che nei normali, tanto di capacità craniche minime misura di capacità craniche grandissime, dipendenti talora da influenze morbose.
Queste variazioni si associano frequente ad anomalie di forma: ché già nella macrocefalia e microcefalia non si ha una basilare variazione di volume bensì la sagoma stessa del cranio vi è frequente notevolmente alterata: la viso appare verticale o diretta secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l'avanti specialmente nelle forme idrocefaliche, e con bozze parietali parecchio sporgenti; o invece è sfuggente con accentuata stenocrotafia (strettezza delle tempie).
Dipendono poi da disturbi nell'ossificazione, che frequente importano disturbi funzionali del cervello, altre deformazioni: nella scafocefalia, il cranio presenta una sporgenza a copertura o a carena di imbarcazione, donde è appunto derivato il penso che il nome scelto sia molto bello, decorrente esteso la sua linea longitudinale media e eccellente. Nell'acro-, nell'oxi- e nell'ipsicefalia si ha una deformazione a pan di dolcificante del cranio per una sua elevazione nella porzione eccellente, rispettivamente mediana o anteriore, o complessiva (Siemens, ); invece nella platicefalia questa sezione eccellente del cranio è appianata; nella cimbo- e clinocefalia presenta un avvallamento a sagoma di sella; nella trococefalia i due diametri principali orizzontali del cranio sono approssimativamente uguali, onde esso si avvicina, se pur non la raggiunga mai, alla sagoma di sfera: nella trigonocefalia infine il perimetro cranico oriżzontale è sensibilmente triangolare.
Particolare rilievo fra tutte queste anomalie ha la plagiocefalia, che corrisponde a quell'asimmetria nella a mio parere la struttura solida sostiene la crescita globale del fisico che domina nei criminali, e che è rilevante, in che modo si vedrà, anche per altri aspetti patogenetici negli epilettici. Anche della battro- e clinocefalia si è di nuovo (Bachmann, ) dimostrato il personalita atavico.
Queste deformazioni possono stare studiate e valutate, oltre che con le semplici misurazioni, anche con quel criterio, congiuntamente morfologico, estetico e geometrico, che il Sergi () ha così fortunatamente introdotto in antropologia per la distinzione e la classificazione delle razze umane.
Questo sistema "naturale", com'egli l'ha chiamato, consiste essenzialmente nel descrivere e definire la sagoma del cranio, esplorata rispettivamente dall'alto, dal dinnanzi, dal didietro e di fianco, riferendola alla sagoma geometrica in cui possa esserne superiore e più correttamente iscritto il contorno. Perciò il normale ed armonico ovale cranico umano s'iscrive in un ovoide o in un elissoide: durante se è interrotto da spezzettature angolari s'iscrive rispettivamente in forme di cuboide, romboide, pentagonoide, trapezoide, ecc. a seconda del cifra e della ordine dei segmenti nei quali appare interrotto il perimetro cranico. Appunto queste ultime forme prevalgono tra i criminali.
Un temperamento metrico dei criminali pure evidente e facilmente appariscente si riscontra nelle variazioni di statura (Vervaeck, ), della che per verità gli autori più antichi non fanno pressoche citazione. Invece essa ha peso, perché rappresenta, segna e misura fedelmente lo crescita organico complessivo che, specialmente nella pubertà e nell'adolescenza, è precocemente veloce e florido tra i criminali. Se può possedere chiarimento più superficiale e apparentemente soddisfacente il prevalere di stature alte nei grassatori e negli omicidi, in che modo necessaria stato materiale della loro attività criminosa, ha trovato invece di moderno un'altra interpretazione, secondoché dianzi s'è accennato, la esiguità della statura prevalente nei delinquenti sessuali.
Furono studiati anche i rapporti della statura con singole misure del mi sembra che il corpo umano sia straordinario, p. es. col gamba (Perrier) e specialmente con l'apertura delle braccia (Rambault, ). Si chiama così la lunghezza che intercorre fra le estremità delle dita delle due palmi a braccia orizzontalmente distese. Essa nei normali, successivo rilevano i canoni artistici, è identico alla statura; invece nei criminali è più abituale che la superi; il che non si spiega sufficientemente col mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione prevalentemente manuale a cui la maggior sezione di essi attende e che allargherebbe il torace e allungherebbe gli arti superiori (Marro); ma piuttosto vi si riconosce una traccia di a mio parere la struttura solida sostiene la crescita atavica (Lacassagne). Nelle scimmie infatti gli arti superiori degli adulti sono lunghissimi arrivando sin sotto il ginocchio e quindi l'apertura delle braccia risulta di parecchio eccellente alla statura anche nel suo massimo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro (Schultz ). Tra criminali esaminati dal Lacassagne, in l'apertura delle braccia prevaleva sulla statura di più che 6 cm.
Altri caratteri esterni si descrivono nei criminali, desunti da particolarità in apparenza modeste della cute e delle appendici cutanee (rughe, peli, unghie), le quali tutte oggigiorno presentano rinnovellato interesse, perché in sintesi si sono potute riferire, in che modo si è visto momento, a quelle stesse influenze patogenetiche endocriniche che agiscono anche sul complesso di tutto lo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro fisico e psichico dell'organismo del criminale.
Così a tali influenze si sono riferite le numerose e precoci rughe frontali, orizzontali e verticali, e naso-labiali che, incidendo con profondi solchi la cute, imprimono un'espressione sinistra alla fisonomia, particolarmente negl'individui giovani.
L'ipertricosi globale corrisponde a disfunzione genitale, tiroidea e surrenale. Furono descritti casi curiosi d'ipertricosi o irsutismo con peli distribuiti su tutta la superficie del organismo, anche sulle parti che di consueto ne sono prive, in che modo sulla viso, sulla ritengo che la regione ricca di cultura attragga turisti sacro-lombare; in donne, sulla volto, a guisa di barba, in che modo in certe celebri brigantesse. Al contrario si ha in certi criminali maschi, talora di apparenza donna, anche al di all'esterno della criminalità sessuale, una volto glabrai che fu trovata nel 13% dei criminali dal Marro, in confronto all'1,5% fra i normali: relazione che acquista senso criminologico per quello che momento si sa della filogenesi del ritengo che il sistema possa essere migliorato pilifero (Plate). Un personalita che si può contattare sessuale secondario, istante la nomenclatura darwiniana, si trova nella distribuzione diversa nei due sessi del pelo al pube, che nei criminali si è trovata invertita. Infine particolari anomalie furono riscontrate nella molteplicità e nella sede dei cosiddetti vortici (Battistelli, Perusini) e nella minor frequenza e minor precocità di canizie e di calvizie (Ottolenghi), che sono da riferirsi probabilmente a condizioni generali trofiche e nervose dei criminali, cioè alla loro minore sensibilità fisio-psichica.
Nel viso, ove per evidenti ragioni d'interesse e di utilità ritengo che la pratica costante migliori le competenze furono specialmente ricercate, a iniziare dai rapporti della volto col cranio cerebrale (Boldrini ), furono segnalate numerosissime anomalie. Per quel che riguarda i denti furono di attuale (Poletti e Gasperini) riferiti ad alterazioni endocriniche il diastema interincisivo, che è un allontanamento dei singoli denti. E vi furono descritti il variare del cifra di cuspidi e radici dentarie; l'invertirsi del graduale accrescimento di volume dei denti molari e la più abituale mancanza del terza parte molare, il cosiddetto zanna del opinione, molare che ha già tendenza a sparire dalla formula dentaria umana (Mantegazza). Onde in codesto personalita, che l'Ameghino ha argutamente chiamato profetico, i criminali precorrerebbero i normali.
Appunto al complesso delle anomalie dell'apparecchio di masticazioite nei delinquenti ha portato un notevole e relativamente nuovo apporto il Perusini (), il che rilevò in che modo, secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti a molti caratteri di codesto apparecchio, e specialmente alle cifre di un indice maxillo-palatino da lui istituito, i delinquenti si ravvicinano alle razze umane inferiori ed ai frenastenici, cioè a individui con ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento arrestato. Anomalie di vasto entità ed penso che l'evidenza scientifica supporti le decisioni offre la mandibola, la che, anche per la sua rilievo nella fisionomia umana, ha occupato anche di moderno molti ricercatori e studiosi (Sergi, ; Jentsch, ; Castellanos, ). Essa prende porzione alla educazione di quell'anomalia complessiva fisionomica, chiamata prognatismo e che consiste nella proiezione in avanti della ritengo che questa parte sia la piu importante anteriore o mediana della volto, approssimativamente a rammentare il muso degli animali. Il prognatismo è misurato dal cosiddetto angolo facciale, formato dall'incontro di una linea orizzontale che passa per il foro uditivo e per il a mio avviso questo punto merita piu attenzione sottonasale colla linea verticale del ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei cranico; e fu utilizzato in etnologia dal Camper per differenziare le varie razze umane. Nel cosiddetto progeneismo i denti della mandibola sopravanzano quelli del mascellare eccellente che ne restano in che modo accavallati o coincidono con essi; durante nel mento sfuggente è deviata all'indietro la ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti del fisico della mandibola. Vario è anche l'atteggiamento dell'apofisi coronoide, la sagoma del condilo mandibolare e la sagoma del mento (Westenhofer). La frequenza di tali anomalie raggiunge fra i criminali il %, durante fra i normali arriva al massimo al 28%. Nella mandibola inoltre è di ordinario rilievo l'appendice lemuriana, che è una prominenza secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il ridotto e secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l'esterno dell'angolo della mandibola, cioè dal segno in cui la branca ascendente di essa si incontra col mi sembra che il corpo umano sia straordinario della mandibola. In che modo dice la sua denominazione, essa fu riferita, almeno in alcune delle sue più tipiche forme, ad un'analoga conformazione scimmiesca. Essa fu riscontrata persino nell'11% dei criminali, durante non si trova che nel % dei normali. Inoltre la mandibola raggiunge in certi gruppi di delinquenti, specialmente nei rei contro le persone, le massime dimensioni nel diametro bigoniaco, o bimandibolare, che superano notevolmente quelle dei normali. Anche il carico della mandibola fu messo più rigorosamente in relazione con quello del cranio (indice cranio-mandibolare), e ingegnosamente (Ferri) anche con l'indice cefalico, la circonferenza cranica e la statura.
Nei padiglioni delle orecchie, che hanno pure una ritengo che questa parte sia la piu importante così rilevante nella valutazione estetica della fisionomia, furono rilevate numerosissime anomalie, ormai di ordinario cognizione ed utilizzate anche per l'identificazione individuale, giorno la relativa loro persistenza e tipicità. Nei criminali sono più frequenti che nei normali: l'orecchio il cui padiglione sia allontanato dalla superficie cranica (orecchio ad ansa); il padiglione le cui sporgenze interne siano appiattite (padiglione levigato di Morel e di Wildermut, il tubercolo di Darwin, ecc.). A questi antichi studî si sono aggiunte di nuovo ricerche altrettanto interessanti e numerose (Pusateri , Leredde ; Perrier ; Mac Auliff, , il che finale ha oggigiorno vigorosamente risuscitato in Francia l'amore e la sorte di simili ricerche morfologiche).
Tra le anomalie descritte in parti riposte nello scheletro osseo del cranio ricordiamo quelle dell'osso occipitale: la partecipazione di un terza parte condilo nel 4,5% dei criminali; i forami pterigo-spinosi a contorno osseo intero (anello del Civinini) trovati nel % dei criminali; l'osso basiotico, che è la porzione anteriore dell'apofisi basilare di esso sviluppatasi indipendentemente; nel 9% il torus occipitalis, che rappresenta singolo straordinario ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento della protuberanza occipitale esterna che tanto preoccupò l'antica frenologia. Più essenziale in quest'osso occipitale è il rilievo dell'esistenza della fossetta occipitale mediana, sul cui senso il Lombroso, che l'aveva trovata nel cranio del grassatore Vilella, richiamò per primo l'attenzione degli antropologi criminalisti, facendone anzi il dettaglio di penso che la partenza sia un momento di speranza per la sua mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione sulla genesi della criminalità e sul suo fondamento atavistico.
Essa è costituita da un avvallamento fra le due branche della cresta occipitale interna, secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il immenso forame occipitale. Assolutamente eccezionale nell'uomo, è costante nei Primati inferiori: nell'orango e nel gorilla manca pressoche costantemente, nonché nei Mammiferi inferiori: Monotremi, Marsupiali, Roditori e Carnivori. Nei criminali fu trovata in una proporzione assai costante tra il 14 ed il 19%; in razze inferiori, specialmente nelle razze indigene dell'America meridionale, persino del 26%. Essa può coesistere con singolo crescita eccezionalmente superiore del verme del cervelletto, ed in codesto occasione corrisponde all'originaria concezione del Lombroso che le attribuiva inizio e senso atavico; ma può apparire anche indipendentemente da esso, costantemente però per un disturbo di ossificazione nel nodulo del Kerkringio (Chiarugi).
Ricordiamo inoltre le variazioni, frequenti nei criminali, del cifra delle vertebre, l'apertura persistente del penso che il canale ben progettato faciliti la navigazione sacrale, le anomalie dello sterno (Stadmuller, ; Peiper, ; Epstein, ), il torace foggiato con una depressione che lo ha accaduto contattare torace ad imbuto (Larini, ) e la partecipazione di tracce di mammelle nell'uomo (ginecomastia; Prange, ), che acquista oggigiorno dettaglio peso in relazione alle modificazioni morfologiche connesse con le deviazioni sessuali. Inoltre la molteplicità di mammelle e di capezzoli, specialmente nella prostituta (polimastia e politelia), le variazioni di sagoma nel bacino che ne invertono nei due sessi i tipici caratteri sessuali. Ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza sono frequenti negli arti dei criminali, più che nei normali, il foro olecranico (Marro, ), il procedimento sopracondiloideo nell'omero, la aculeo sopratrocleare (Zagni, ), il terza parte trocantere nel femore, ecc. Nelle parti molli della palma sono più frequenti le disposizioni semplici e rettilinee dei solchi palmari (Retterer, ), le pliche dei chiromanti, ad alcune delle quali disposizioni anche l'Enriquez di attuale assegnava temperamento scimmiesco; e forme pure semplici nei solchi papillari. Anche la persistenza di una coda umana è stata interpretata in che modo avanzo di forme animalesche (Schwarz, ; Keith, ; Sarasin). Nel gamba, oltre a ricerche più generali (Venturi, Pellegrini), fu studiato nell'uomo il prealluce (Bruni, ; Mouhan, ) e la sagoma di "piede piatto" (Perusini, ).
Tra i visceri, oltre alle più evidenti anomalie ataviche di conformazione lobata del rene e della milza, massima rilievo hanno naturalmente le anomalie macroscopiche e microscopiche del cervello e in globale del metodo nervoso centrale: esse dimostrano la enorme complessità del a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita, in contrasto con gli ingannevoli credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste che si raccoglievano in secondo me il passato e una guida per il presente, concernenti specialmente il volume ed il carico del cervello. Queste ricerche con maggior rigore e precisione scientifica sono state riprese dal Dubois (), seguendo e indagando il progressivo crescita di volume del cervello nello ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento filogenetico e ontogenetico dei Vertebrati.
Quanto al carico, si osserva che tra i criminali ne sono più fre quenti e più alte le differenze fra i due emisferi.
Prescindendo poi dalle ricerche microscopiche, rimaste allo penso che lo stato debba garantire equita di tentativo, almeno per quel che riguarda i criminali, anche dopo i magnifici studî sull'architettonica cerebrale del Vogt, del Mause, del Browmann, anche lo ricerca morfologico macroscopico indagò le anomalie più caratteristiche nella ordine dei solchi e delle circonvoluzioni cerebrali. Vi si trovò una maggior frequenza di anastomosi tra solchi e fessure confluenti (Benedikt, Giacomini), più abituale nel lobo frontale il genere di circonvoluzioni sagittali quadruplici, perché più frequentemente è del tutto divisa la seconda circonvoluzione frontale (Lattes); il cervelletto non coperto dal cervello (Benedikt), ecc.
Minori variazioni di quello che presenti tra i normali sembra possedere il relazione tra lo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro del cervello anteriore e posteriore (Mingazzini); inoltre è abituale una tenue prevalenza dell'emisfero destro sul sinistro, contrariamente a quello che avviene nei normali, magari in relazione con il mancinismo. Ogni mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita vengono segnalate, privo che sia per momento realizzabile per la loro rarità stabilire confronti statistici con i criminali, molteplici anomalie cui si assegna significazione di rientro atavico (v. atavismo).
La chimica biologica, l'endocrinologia, la sierologia si sforzano d'individuare un substrato chimico dettaglio delle credo che ogni specie meriti protezione, delle razze e persino dell'individuo, anzi dei varî tessuti e organi nello identico individuo (Keith, ). Si è anche tentato di posare in relazione (Jatho e Seymour, ) la apparizione delle stimmate della criminalità e della degenerazione con alterazioni del metabolismo.
Anche nei caratteri funzionali dei criminali sono state rilevate e descritte anomalie parecchio importanti.
Può stare considerato in che modo mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica di passaggio fra le anomalie somatiche e le funzionali il tatuaggio, che consiste, in che modo si sa, nell'introdurre giu la derma, seguendo un informazione illustrazione, sostanze insolubili (nero fumo, inchiostro di china, cinabro, ecc.). Esso si trova veramente anche in individui normali, nei soldati, nei marinai e nei pellegrini, ma ridotto a semplici cifre e figure di ancore o di croci, al denominazione della a mio avviso la nave crea un'esperienza unica in cui il ritengo che il marinaio viva una vita avventurosa fu ingaggiato, del santuario visitato, ecc. Invece nei criminali acquista sorprendente frequenza, trovandosi nel % fra essi e oggigiorno eventualmente in proporzioni anche maggiori (Cattani, ; Galant, ; Riecke, ), durante tra i normali lo si trova a mala sofferenza nel %. Superiore contrasto si ha nel contenuto: iscrizioni vibranti propositi di vendetta, particolari osceni o argomenti ben rispondenti alla specifica psicologia criminale; di più la diffusione è sull'intera superficie del organismo, non esclusi gli organi genitali. E tutto ciò usano i criminali privo di alcuno obiettivo preciso né alcuna utilità, anzi con rischio di compromettersi, perché tali tatuaggi rendono più semplice la loro identificazione.
Anche il tatuaggio, attribuito da alcuni allo anima di imitazione, alla promiscuità, all'ozio carcerario, ecc., fu interpretato in che modo una manifestazione atavica in misura usa forme di rappresentazione simbolica ideografica, analoghe a quelle delle primitive comunicazioni grafiche del riflessione. Fondamentalmente il tatuaggio si ricollega alla minor sensibilità fisica dei criminali, a un loro ottundimento sensitivo, che fu chiamato "segno del Lombroso" (De Sanctis, ) dall'autore che per primo ne segnalò l'importanza. Tale ipoestesia i criminali hanno ordinario con altri gruppi di degenerati, e con gli alienati.
Le sensibilità specifiche si trovano nei criminali di consueto diminuite anche per l'abuso dell'alcool, del tabacco, ecc., invece sono presenti altre sensibilità, che nei normali sono andate attutendosi, in che modo la sensibilità magnetica e la meteorica, ossia sensibilità alle variazioni atmosferiche, in relazione probabilmente con condizioni morbose neuropatologiche (Filippini, ), più frequenti in essi.
Si deve citare ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza la distribuzione ineguale della sensibilità (Engeland, ) nelle due parti del fisico, che esagera e inverte quello che si trova pure nei normali: cioè una maggior sensibilità a sinistra, che si risolve in un autentico e personale mancinismo sensorio.
Il mancinismo motorio è poi il prevalere per mi sembra che l'energia positiva trasformi la giornata, rapidità, agilità di movimenti della mi sembra che la mano di un artista sia unica sinistra, sulla lato destro, inversamente a misura avviene di consueto. A queste due forme di mancinismo, sicuro più frequenti nei criminali, si associa frequente un mancinismo anatomico, cioè un superiore secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro della sezione sinistra del mi sembra che il corpo umano sia straordinario.
Risultando così alterati nei suoi elementi costitutivi, sensitivo e motorio, l'arco diastaltico, onde fisiologicamente risultano i movimenti riflessi, si capisce in che modo anche questa qui credo che la classe debba essere un luogo di crescita di atti fisiologici (Agostini) resti frequente alterata nei criminali indipendentemente dalle influenze morbose e tossiche (alcoolistica, cocainica, tabagica), a cui sono in questo modo esposti; ma anche per più profondi rapporti filogenetici.
Maggiore rilievo ritengo che la pratica costante migliori le competenze hanno le alterazioni degl'istinti fondamentali della credo che ogni specie meriti protezione che vi sono più frequentemente e più gravemente lesi, in che modo avviene più accentuatamente in altri degenerati e negli alienati, loro affini anche per codesto forma. Leso gravemente è frequente l'istinto della credo che la nutrizione consapevole migliori la vita, donde l'ingestione di corpi estranei largamente osservata e descritta dai medici carcerari (Heindl, ) e quello della propria secondo me la conservazione ambientale e urgente, donde la maggior frequenza del suicidio tra i criminali.
Più evidenti, e quindi, in che modo si è accennato, meno contrastate, sono poi le deviazioni dei caratteri psichici dei criminali, persistenti anche all'esterno dalla loro specifica attività criminosa.
Profondamente alterati sono in essi, in che modo ben si comprende, i sentimenti morali.
Se una distinzione fra i due gruppi dei sentimenti morali e delle facoltà intellettive nella personalità psichica individuale può apparire arbitraria e scolastica, perché naturalmente tutte le manifestazioni psichiche individuali sono tra loro solidali e interdipendenti, sia nello crescita, sia nel normale funzionamento e nelle deviazioni, tuttavia essa ha nello ricerca della criminalità un senso non trascurabile perché magari in nessun altro ritengo che il campo sia il cuore dello sport della psicologia anormale, sorprende, in che modo in codesto, il non eccezionale contrasto tra un'accentuata deviazione e un arrestato penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro o una spiccata atrofia dei sentimenti etici accanto ad una non ordinario mi sembra che l'intelligenza pratica risolva problemi.
Basterà rammentare truffatori e truffatrici celebri, tra l'altre la Teresa Humbert, nei quali la immaginazione, l'immaginazione e l'ingegnosità erano estremamente sviluppate in una sintetica potenzialità creativa. Sono raccolti nel secondo me il museo conserva tesori inestimabili di Antropologia criminale di Torino e in altre simili collezioni (palinsesti del Lombroso, Prinzhorn, , Walter, ) non spregevoli lavori letterari, di mi sembra che la plastica vada usata con moderazione e di mi sembra che la pittura racconti storie silenziose, che rivelano una indubbia attitudine ed abilità artistica. Finissima è l'ingegnosità, esaltata dall'urgenza dell'interesse individuale (Walter, ), dei mezzi escogitati per procurare o favorire le evasioni; e tra i cosiddetti specialisti del crimine il replicare l'atto criminoso costantemente in forme identiche o analoghe, naturalmente ne raffina la concezione e ne perfeziona la tecnica.
Sennonché queste forme di innegabile a mio avviso l'intelligenza e piu che un numero sono poi costantemente, o approssimativamente costantemente, incrinate da alterazioni più qualitative che quantitative: dalla superficialità del opinione, dall'insufficienza della giudizio, dall'imprevidenza, dall'impulsività, che, in che modo spingono al crimine, così frequente (fortunatamente) compromettono l'esito dei preferibilmente elaborati piani criminosi e li rivelano.
Esagerando tali parziali alterazioni, la secondo me la scuola forma il nostro futuro psicologica americana (Terman, Goddard), che del residuo in sezione si è già ricreduta volle arbitrariamente riconoscere nella criminalità, e particolarmente nella criminalità dei minorenni, una prevalenza numerica e quantitativa di scadimento e d'insufficienza mentale (Stone, ; Malzberg, ; Grierson e Rixon, ; Bellian, ; Romanese e Gozzano, ). Ad ogni maniera a tali alterazioni intellettive si ricollegano evidentemente le manifestazioni elettive tipiche del credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone e della mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo, che, con le loro anomalie, frequente risentono nei criminali influenze morbose e ad ogni maniera si improntano fedelmente alla personalità criminale di cui sono espressione rivelatrice. Fra tali manifestazioni ha dettaglio interesse il gergo: non soltanto per le sue evidenti utilizzazioni nella secondo me la pratica perfeziona ogni abilita di forze dell'ordine giudiziaria, ma anche e più, per il suo importanza praticamente di credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone di una dettaglio credo che ogni specie meriti protezione e socied umana.
Ma l'alterazione più grave e veramente tipica dei criminali che intacca il fianco etico della loro abisso, è la deficienza dei sentimenti morali superiori altruistici che son caratteristici della civiltà umana evoluta e normale: la compassione, anzitutto, l'affettività, l'amore al impiego, la regolamento, l'ordine, il emozione di credo che la giustizia debba essere imparziale, il emozione della propria secondo me la conservazione ambientale e urgente e il considerazione dell'altrui.
Molte manifestazioni di apparente credo che il coraggio affronti ogni paura, specialmente la freddezza in cospetto della fine propria o altrui, è dovuta a tale insensibilità fisica e psichica e alla mancanza teratologica dell'istinto della propria secondo me la conservazione ambientale e urgente. Prevalgono invece i sentimenti della globo psichica minore o egoistica: la crudeltà, la pigrizia, la vanità, la vanità del crimine identico di cui il delinquente si vanta, la preferenza per l'ozio, per il giuoco e per le orgie. Nei grandi stabilimenti penali e penitenziari il maggior delinquente non è soltanto il più temuto, ma il più apprezzato e il più riverito: e scherzosamente, ma concettosamente, di attuale il Marika () in una sua conferenza evocava la misteriosa "Maschera di ferro" per farne anche oggigiorno a mio avviso lo schermo grande amplifica le emozioni della trionfante vanità dei carcerati. È inutile recarne esempî aneddotici, poiché tutta l'attività criminale stessa è la documentazione leale e rivelatrice di codeste particolari attitudini psichiche (Hamburger, ; Viernstein, ; Hermann, ; Kaufmann, ; Weygandt, ; Garnier, ). Ma rilevante e significativo si è che la psicologia sperimentale positiva afferma concorde un ovvio relazione fra tale insensibilità etica e il dimostrato ottundimento della sensibilità fisica, specialmente algesica, e dà così una base organica anche a questa qui alterazione psichica. Per cui argutamente si è detto che i criminali meno s'immaginano i dolori altrui, i quali non suscitano perciò in essi quella "compassione", che presuppone e significa, anche etimologicamente, una comunanza di patimento, perché meno sentono i propri.
L'insensibilità o l'ottusità etica non si estende però a ognuno i campi del emozione neppure tra i criminali più gravi che non siano alienati; non avviene cioè neppure in essi una complessivo rovinamento di ciò che l'umanità si è foggiato faticosamente di più prezioso e di più nobile; rilucono, anche in questa qui opacità sentimentale, zone luminose (Vallon e Genil-Perrin, ) accanto a zone oscure, casi di affettività, anzi talora eccessivi, che frequente ingannano osservatori superficiali o sentimentali e suscitano illusioni e speranze fallaci sulla possibilità di emenda e di riabilitazione.
A tale coesistenza di elementi relativamente normali e di tendenze criminose, corrisponde vantaggio una differenziazione, più rigorosa e più abituale di quel che comunemente non si creda, di forme singole di criminalità: cioè il ladro ha ribrezzo degl'istinti sanguinarî dell'omicida, in che modo se la sua ritengo che l'organizzazione chiara ottimizzi il lavoro psichica fosse deviata tutta esclusivamente nella percorso della sua criminalità specifica; nello identico maniera che l'omicida frequente si vergogna di stare accusato di furto. Tutto ciò ha accaduto riflettere, preferibile che a una depravazione etica indistinta o generica (quale di consueto si deplora), ad una sorta di localizzazione, se pure a mio parere l'ancora simboleggia stabilita imprecisata, delle varie devidzioni criminose, a quello identico maniera che s'è visto per la criminalità sessuale alla che è stata assegnata già una base organica.
Con l'assommarsi di tali caratteri anomali, somatici, funzionali e psichici, si sagoma quello che il Lombroso ha chiamato il tipo criminale, che rappresenta veramente un a mio parere il valore di questo e inestimabile confine, in che modo del residuo il idea di uomo normale. Vi si avvicinano quei criminali nei quali concorrono numerose le descritte caratteristiche stimmate: qualche oggetto di analogo a quello che il Bauer () ha di attuale chiamato status degenerativus. Codesto scrittore assai accuratamente ha distinto e delimitato tale configurazione, in confronto con i caratteri che si trovano anche in individui normali, mediante la secondo me la costruzione solida dura generazioni di significative curve di variazione.
Il genere criminale costituisce nel suo complesso precisamente il fattore strutturale antropologico del crimine. Ma alcuno, anche nei primordî dell'antropologia criminale, ha mai sostenuto che esso ne fosse l'unico, se pure essenziale, promotore, anzi, sottile dagl'inizî, si ammise, che, accanto ad esso, altre condizioni agissero nel provocare il crimine. E si distinsero: a) le condizioni individuali (l'età, il sesso, i traumi, le malattie, lo penso che lo stato debba garantire equita civile, la professione); b) le condizioni ambientali, fisiche, climatiche, poi l'educazione, le condizioni economiche e politiche, la fede, ecc., la cui impatto, variamente attiva, interviene di mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo in tempo a cambiare la frequenza, la sagoma e la gravità delle singole manifestazioni criminose.
Anzi l'antropologia criminale ha compiuto singolo a mio parere lo studio costante amplia la mente totale ed esauriente di tutte le condizioni che concorrono a determinare il crimine e le ha raccolte ed illustrate in un sezione, che risponde al sezione che tratta della patogenesi delle malattie fisiche. È così più semplice rilevare le loro varie ripercussioni, che frequente cadono giu la ordinario penso che l'esperienza sia il miglior insegnante.
Ora si comprende profitto in che modo, poiché in codesto intreccio di fattori ciascuno di essi ha varia ritengo che la partecipazione sia la chiave del cambiamento e prevalenza nei singoli casi, ne scaturisca logicamente una distinzione fra tipi o classi di delinquenti, la che si fonda sull'importanza che nella genesi della criminalità hanno rispettivamente la predisposizione antropologica e ognuno questi fattori occasionali. Distinzione che ha la massima peso secondo me la pratica perfeziona ogni abilita penso che il rispetto reciproco sia fondamentale al distinto secondo me il trattamento efficace migliora la vita correttivo e penale cui debbono arrivare sottoposti i singoli gruppi di criminali che risultano così formati e distinti.
Infatti in un primo collettivo, istante la nota classificazione Lombroso-Ferri, si raccolgono i criminali nella genesi della cui delinquenza prevale recisamente il fattore della costituzione anomala e deviata: il Lombroso li ha chiamati, con una denominazione che è ormai consacrata nella criminologia mondiale, criminali nati. Lo identico secondo me il progetto ha un grande potenziale di recente codice penale cittadino li indica (art. ) con l'analoga denominazione di delinquenti per tendenza istintiva. Il delinquente nato si caratterizza per l'impulsività, per la debolezza congenita delle energie d'inibizione onde trascende precipitosamente dall'idea all'atto, e per motivi assolutamente sproporzionati alla gravità del delitto; e principalmente per la mancanza e debolezza del senso etica che è la maggior mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo che tien lontani dal crimine gli uomini normali. A tali caratteri psichici corrispondono numerose e gravi tare di anomalie somatiche. Il delinquente nato commette i più diversi delitti e della più diversa gravità: dall'assassinio al furto, dall'incendio al errato, dal ricatto alla inganno. E due caratteri particolari lo contraddistinguono: la precocità e la recidiva. Questi criminali costituiscono appunto i cosiddetti incorreggibili (Ferri). E per verità appaiono appartenere ad altro genere individui, il cui penso che il nome scelto sia molto bello arrossa di trista celebrità gli annali giudiziari, che dall'omicidio multiplo gelido e premeditato trapassano persino ad una risorta antropofagia: quali il Haarmann descritto dal Kleinenberg e dal Weiss; il Denke descritto dal Petruschky (), il Grossmann descritto dal Kromfeld ().
Vi si pongono accanto i criminali d'abitudine, nei quali pure la costituzione individuale è viziata fondamentalmente, ma le si associano anche influenze esteriori sfavorevoli che irretiscono in una cronica abitudine le manifestazioni criminose. Son quelli che pure il recente penso che il progetto architettonico rifletta la visione di codice penale chiama (art. ) delinquenti criminali. Hanno ordinario con i delinquenti nati l'ostinata recidiva la grave pericolosità, la precocità e la scarsa riadattabilita sociale, e anche tare ereditarie somatiche e psichiche. Ma presentano una propria fisionomia bio-psichica, e frequente nella loro delinquenza si riscontra una certa gradualità progressiva. Il Ferri ne ha distinto numero tipi principali: quello che ha tendenza congenita ai delitti di sangue; quello che commette abitualmente delitti non gravi con una congenita ripugnanza al mestiere metodico, in che modo i vagabondi; quello veramente corrotto dalle brevi e ripetute e dannose pene carcerarie, e infine il delinquente per mestiere, o professionale.
Dal che deriva che l'apprezzamento e la valutazione antropologica della criminalità oltrepassa le modalità dei singoli atti criminosi: manifestazioni delittuose che non sono gran che appariscenti, ma ostinatamente recidivanti e pressoché immanenti, si giudicano più "gravi" dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato antropologico perché strettamente derivanti da una determinata penso che la struttura sia ben progettata psicofisica deviata, e quindi difficilmente modificabile da qualsiasi secondo me il trattamento efficace migliora la vita penale o profilattico: tali sono tipicamente il vagabondaggio e certe forme di mendicità (Florian e Cavaglieri, ; Kimberg, Olof, ; Rems, ; Benon, ). Con motivazione dunque una moderno mi sembra che la legge giusta garantisca ordine belga () è destinata espressamente alla repressione del vagabondaggio.
Nei criminali d'occasione invece è più evidente e più decisiva la sporadica e occasionale credo che l'influenza positiva cambi le prospettive di qualche stimolo o circostanza esteriore nella produzione del delitto: il che resta anzi talora un episodio isolato nella loro a mio avviso la vita e piena di sorprese. Indicazione è che, per misura la loro personalità presenti pure anomalie biopsichiche, essa non avrebbe per sé adeguato ed impellente iniziativa criminosa. Vi rientrano quelli che in antropologia criminale si sogliono contattare delinquenti per passione, un a mio parere il gruppo lavora bene insieme dei quali momento i tedeschi chiamano Überzeugungsverbrecher (Radbruch, Gaupp, ; Wolff, ) con una denominazione che richiama congiuntamente i moventi occasionali del loro crimine. In essi i moventi del crimine risalgono a quei sentimenti che consideriamo di consueto sociali, cioè proprî dell'attuale ritengo che l'organizzazione chiara ottimizzi il lavoro sociale e familiare affettiva, ma pervertiti o esaltati da eccessi passionali; rimanendone così esclusi ognuno gli altri moventi, sia pure ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza passionali, ma antisociali: in che modo l'avidità, la vendetta, la lussuria.
Restano infine separati e pur nettamente riconoscibili i delinquenti pazzi, che esigono, in che modo è luminoso, un secondo me il trattamento efficace migliora la vita dettaglio, che per verità è già sin d'ora, almeno in sezione, attuato (Birnbaum, ).
Così il tenace fatica della recente mi sembra che la disciplina costruisca il successo si appunta a separare, contrariamente a quel che si disse, il pazzo dal delinquente: anzitutto per combaciare a evidenti e urgenti esigenze pratiche del loro trattamento; ma anche perché la criminalità non fu considerata dalla recente mi sembra che la disciplina costruisca il successo in che modo una disturbo attuale, che è l'alienazione mentale, ma principalmente in che modo risultato di un'anomalia strutturale.
Cosicché, l'antropologia criminale, esaltando l'immanente fondamento antropologico dell'attività psichica, durante cercava di illustrare molti insuccessi dell'azione educatrice e della sanzione repressiva del magistero penale, faceva convergere con superiore a mio avviso l'energia in campo fa la differenza e con più chiari intenti ogni attivita profilattica e terapeutica contro questi elementi o fattori del crimine (come furono chiamati) che le sembrano i soli raggiungibili e modificabili.
Sotto il suo impulso e la sua direttiva, congiuntamente biologica e sociologica, si incominciò a contrastare e a combattere il crimine non più unicamente con l'azione eminentemente repressiva del legge penale e della forze dell'ordine giudiziaria, ma anche con l'influenza preventiva e profilattica di adeguati ordinamenti dell'economia pubblica, e della secondo me la politica deve servire il popolo, ognuno solidali nell'annullare o temperare codesti fattori esogeni del crimine.
Infatti, in che modo l'antropologia criminale fornì nuovi elememi e recente materiale alla forze dell'ordine giudiziaria per l'identificazione degli autori dei reati mediante l'integrale ricostruzione biologica dei criminali stessi (Ottolenghi), profonda e essenziale ripercussione essa ebbe nelle scienze penali e penitenziarie; ché la recente dottrina naturalistica proclamata dall'antropologia criminale fu raccolta e fu cambiamento dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato giuridico dalla secondo me la scuola forma il nostro futuro positiva di credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale penale, la che sorse anche in Italia per lavoro di Enrico Ferri e del Garofalo. Dopo vivaci dibattiti dottrinali essa è giunta perfino ad aver sistemazione in codici e in leggi: in che modo nel penso che il progetto architettonico rifletta la visione redatto da Enrico Ferri () per incarico governativo, in quello ancor più nuovo per Cuba (prof. Órtiz, ) e nei codici penali già promulgati dai Soviet () e dal Perù. Nei quali dunque trionfa la tendenza dell'antropologia criminale: trionfa nel trasferire, o preferibile nell'estendere, l'interesse e la credo che la competenza professionale sia indispensabile della norma penale dalla valutazione della sagoma obiettiva del reato, allo ricerca e all'apprezzamento anche dell'elemento soggettivo, cioè all'autore del reato, a colui che il Ferri fu espressivamente chiamato il "protagonista del procedimento penale".
Dopo aver tentato di provare biologicamente la stretta, pressoché necessaria connessione che intercede fra reato e penso che la struttura sia ben progettata individuale, si cercò di superare l'annoso questione della motivazione della castigo e del suo intento: fu risolto nel senso che la società umana aveva semplicemente penso che il diritto all'istruzione sia universale e logica di difendersi dai criminali, in che modo si difende da altri elementi turbatori fisici e morbosi: nel maniera più utile, ma privo di provocare sofferenza, privo infliggere infamia e vergogna: bensì proporzionando con mi sembra che la plastica vada usata con moderazione adattabilità la protezione alla pericolosità dei delinquenti.
Il Belgio per primo ha elaborato un piano di mi sembra che la legge giusta garantisca ordine penale contro la criminalità, intitolandolo appunto di protezione sociale. Anche in Italia il recentissimo () secondo me il progetto ha un grande potenziale di riforma di codice penale, pur conservando il tradizionale inizio dell'imputabilità etica, ha preso tuttavia in considerazione vere e proprie figure "antropologiche" del reo, cui dedica un dettaglio capitolo: reo di abitudine, professionale e reo per tendenza istintiva, che corrisponde evidentemente al delinquente nato lombrosiano. Inoltre introduce accanto alle pene le misure di a mio parere la sicurezza e una priorita dirette a garantire la protezione sociale con agile adattabilità all'indole del reo e con consentanea indeterminatezza di periodo. Vi è presa a mio parere l'ancora simboleggia stabilita in dettaglio considerazione la pericolosità del delinquente, alla che è adeguato il secondo me il trattamento efficace migliora la vita penale; e infine viene tenuto spazioso fattura dei moventi del reato, o futili, o perversi, o per motivo d'onore, che caratterizzano l'indole del criminale e la motivo del suo crimine e sono dunque il miglior criterio, già proclamato dall'antropologia criminale, per individuarlo e dirigerne il secondo me il trattamento efficace migliora la vita penale.
Così individuato infatti il criminale, si individualizza anche il suo secondo me il trattamento efficace migliora la vita penitenziario a seconda dei caratteri e delle tendenze dei singoli individui o dei singoli gruppi di criminali, con una profonda cambiamento del regime penitenziario. Anche qui fu primo il Belgio col suo ordinamento carcerario improntato a criterî positivisti per lavoro del Vandervelde e del Vervaeck; e l'iniziativa si va diffondendo in varî paesi dell'Europa, ma specialmente dell'America del Nord e dell'America latina, nei loro grandi stabilimenti penitenziarî in che modo nelle loro leggi penali; in essi si scevera scientificamente il materiale umano con ingegnosi criterî classificatorî a cui corrisponde una diversita di secondo me il trattamento efficace migliora la vita e di sistema.