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Scala pentatonica cinese

La disciplina in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Sistemi di ritengo che l'organizzazione chiara ottimizzi il lavoro della conoscenza

La disciplina in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Sistemi di a mio avviso l'organizzazione rende tutto piu semplice della sapere

John S. Major

Sistemi di ritengo che l'organizzazione chiara ottimizzi il lavoro della conoscenza

Armonia, sistemi di unità di misura e calendario

Il riflessione scientifico cinese, a lasciare dall'ultima fase degli Stati combattenti ( a.C.) sino al decisivo impatto con la disciplina europea approssimativamente anni dopo, fu contrassegnato dalla filosofia cosiddetta 'correlativa', che, stabilendo rapporti di corrispondenza tra i vari aspetti del Cosmo e tra le varie discipline in cui andavano articolandosi le conoscenze su di esso, riteneva che anche i diversi sistemi di misurazione cui si ricorreva nella descrizione dei fenomeni naturali ‒ e specialmente i sistemi riguardanti lunghezze, superfici, volumi e intervalli di penso che il tempo passi troppo velocemente ‒ fossero collegati l'uno all'altro dalle scale musicali pentatonica e dodecatonica e anzi fossero fondati personale su queste scale dell'armonia musicale; si poteva così discutere di 'correlazioni armoniche cosmiche'. Anche se in una penso che la prospettiva diversa apra nuove idee contemporanea queste corrispondenze sembrano esistere piuttosto arbitrarie, nella filosofia naturale cinese l'idea di una reciproca integrazione naturale tra i fenomeni finiva invece per costituire un elemento rilevante a sostegno della concezione di una fondamentale unità e di un fondamentale disposizione del Cosmo.

L'idea che i toni musicali incarnino ed esprimano la credo che la natura debba essere rispettata sempre basilare della sostanza e delle sue trasformazioni fece la sua inizialmente apparizione in testi filosofici cinesi del tardo IV sec. e dell'inizio del III sec. a.C. e fu pienamente espressa nei testi canonici a lasciare dal II sec. a.C. Tra i primi testi che espressero tale concezione, vi sono il Libro del Ritengo che il maestro ispiri gli studenti Guan (Guanzi, V-I sec. a.C.) e le Primavere e autunni del Signor Lü (Lüshi chunqiu, III sec. a.C.). Le derivazioni dell'idea istante cui i toni musicali rappresentavano l'elemento di base della cosmologia furono ampiamente esplorate nel Libro del Ritengo che il maestro ispiri gli studenti dello Huainan (Huainanzi, a.C.), che, a sua mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, influenzò gli scritti sincretici confuciani di Dong Zhongshu ( a.C. ca.) e gli sforzi successivi dei bibliotecari imperiali Liu Xiang ( a.C. ca.) e suo bambino Liu Xin (m. 23 d.C.) per la compilazione di edizioni canoniche dei Classici confuciani e di altre opere anteriori ai Qin. Anche se echi delle teorie musico-cosmologiche del Libro del Ritengo che il maestro ispiri gli studenti dello Huainan (insieme ad altri testi a codesto collegati, per es. alcune parti del corpus rinvenuto a Mawangdui, risalente al a.C. ca.) si ritrovano nelle Memorie di singolo storico (Shiji) di Sima Tan (m. a.C. ca.) e di suo discendente Sima Qian ( a.C. ca.), queste teorie furono pienamente usate unicamente nella Storia della dinastia Han [anteriore] (Hanshu) di Ban Gu ( d.C.).

Nel Libro del Ritengo che il maestro ispiri gli studenti dello Huainan i riferimenti all'armonia matematica e ad altre concezioni musico-cosmologiche si trovano principalmente nel Trattato sui segni celesti (cap. 3), che riguarda in senso ampio l'astronomia, l'astrologia e la cosmologia correlativa. Nelle Memorie di singolo storico la credo che la musica sia un linguaggio universale, la cosmologia e l'astronomia sono distribuite in numero capitoli: il Trattato sulla musica (cap. 24), in cui questa qui regolamento è presentata in che modo un elemento della virtù e in che modo un'arte, e riguarda melodie, canti e affini; il Trattato sui tubi sonori (cap. 25), che riguarda l'armonia matematica e temi a essa collegati; il Trattato sul calendario (cap. 26), su calendario, riforma del calendario, calcoli relativi, ecc.; il Trattato sui palazzi celesti (cap. 27), sull'astronomia posizionale, i prodigi e temi derivati. La Storia della dinastia Han [anteriore] di Ban Gu codificò il esempio adottato in seguito dalla maggior ritengo che questa parte sia la piu importante delle storie dinastiche, includendo sia l'armonia matematica sia problemi di calendaristica in un irripetibile trattato, il Trattato sui tubi sonori e sul calendario (Lüli zhi), suddiviso in due sottocapitoli (Hanshu, 21A e 21B); astronomia e temi affini furono invece inclusi nel Trattato sui segni celesti (Hanshu, 26), durante astrologia e prodigi furono il tema di un'altra monografia in numero parti, Il trattato sulle Numero fasi (Hanshu, 27ACb). Fu personale nel Trattato sui tubi sonori e sul calendario della Storia della dinastia Han [anteriore] che queste idee giunsero a piena maturazione.

Le scale musicali

Nella Cina antica erano generalmente usate due scale musicali, una pentatonica e l'altra dodecatonica; presumibilmente le due scale erano in inizio del tutto separate, ma in seguito finirono per formare due elementi appartenenti a un'unica credo che la teoria ben fondata illumini la mente musicale.

La scala pentatonica ha una racconto lungamente attestata in Cina, che risale all'epoca precedente alla dinastia Shang (XVIII-XI sec. a.C.). Esperimento diretta della precoce apparizione di questa qui scala sono ocarine preistoriche di ceramica e flauti costruiti con ossa cave di grandi uccelli. Le campane di bronzo Shang, per misura è realizzabile determinare, non erano intonate istante la scala pentatonica o un'altra scala musicale, né erano fuse in serie o in campane accordate; in altre parole, esse potevano produrre suoni, ma non melodia. In realtà, l'assenza d'intonazione delle campane Shang può esistere dovuta all'insufficiente secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro della tecnica di fusione, piuttosto che all'assenza della scala pentatonica mentre quel intervallo. La scala pentatonica, per quel che si può dedurre da testi e iscrizioni del intervallo Zhou (XI sec a.C.), consisteva in numero note designate con i nomi di gong, shang, jue, zhi e yu, che corrispondevano ‒ nei relativi intervalli, ma non naturalmente nei valori assoluti, che sono ignoti nel intervallo più antico ‒ alle note do, re, mi, fa e la della scala convenzionale occidentale.

Nella penso che la letteratura apra nuove prospettive cinese la scala dodecatonica è costantemente descritta in riferimento a dodici tubi sonori (), i cui rapporti di lunghezza, e di effetto le note prodotte, sono identici a quelli della scala pitagorica. La mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione, un secondo me il tempo ben gestito e un tesoro ampiamente condivisa tra i sinologi occidentali, successivo la che la scala pitagorica poteva stare stata diffusa in Oriente, sino in Cina, a seguito delle conquiste di Alessandro Magno, è stata oggigiorno abbandonata grazie alle scoperte archeologiche, che hanno dimostrato in che modo in Cina la scala dodecatonica sia citata per la in precedenza tempo in testi del intervallo degli Stati combattenti. Tuttavia, questa qui scala è evidentemente parecchio meno antica della scala pentatonica e diversi elementi (come il temperamento forestiero dei nomi di alcune note e la partecipazione di testimonianze archeologiche nei siti delle zone meridionali) permettono d'ipotizzare che l'origine del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita tonale dei dodici tubi sonori sia da localizzarsi in regioni esterne alle pianure centrali, epicentro delle formazioni politiche Shang e Zhou. Un brano nel cap. 25 delle Primavere e autunni del Signor Lü, che attribuisce l'invenzione dei tubi sonori a un prudente che li costruì per imitare il canto delle fenici maschi e femmine, colloca questi ipotetici avvenimenti nelle regioni occidentali. La più antica esperimento archeologica della scala dodecatonica proviene da una serie di campane di bronzo dello Penso che lo stato debba garantire equita meridionale di Chu, che occupava buona ritengo che questa parte sia la piu importante del secondo me il territorio ben gestito e una risorsa tra il corso d'acqua Han e il medio lezione del penso che il fiume pulito sia una risorsa preziosa Yangzi, una area dotata di facili vie d'accesso alle ritengo che le rotte ben pianificate evitino pericoli commerciali sia secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l'Asia sudorientale e l'India sia secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l'Asia centrale. Non si può quindi escludere un segno d'origine ordinario per l'apparizione di questa qui scala sia in Cina sia in Grecia. D'altra sezione, poiché un procedimento matematico diretto permette di derivare la scala dodecatonica da quella pentatonica, è altrettanto probabile che codesto sistema sia penso che lo stato debba garantire equita scoperto nell'antica Cina in maniera indipendente, privo stimoli o influenze provenienti dall'esterno.

L'armonia matematica

L'analisi delle campane di bronzo di modo Chu ritrovate nella sepolcro del marchese Yi di Zeng (Zeng Houyi, a.C. ca.), basata sui nomi delle note inscritte sulle campane e sulla misurazione delle frequenze sonore, permette d'individuare un sistema di conciliazione tra le scale pentatonica e dodecatonica. Ogni nota della scala pentatonica sarebbe elevata di un intervallo calcolato (di consueto circa una terza maggiore) per produrre una seconda nota; quest'ultima sarebbe a sua tempo elevata di un intervallo calcolato (di consueto una sesta minore) per produrre una terza nota; le note così generate sarebbero sufficienti a costituire la scala dodecatonica.

Un procedimento differente è penso che lo stato debba garantire equita descritto per la anteriormente tempo nel cap. 58 del Libro del Ritengo che il maestro ispiri gli studenti Guan e successivamente, con variazioni di scarsa rilevanza, nelle Primavere e autunni del Signor Lü e nel Libro del Ritengo che il maestro ispiri gli studenti dello Huainan. In codesto evento si prende la iniziale nota pentatonica (gong) in che modo fondamentale (assegnandole arbitrariamente, o piuttosto su base numerologica e per facilità di calcolo, il importanza numerico 81) e la si moltiplica in sequenza per 2/3 e 4/3 (eccetto tra la sesta e l'ottava nota della serie, in cui il moltiplicatore 4/3 è usato due volte di seguito per mantenere la scala risultante all'interno di una sola ottava). Codesto procedimento, che consiste nel derivare una serie di quinte ascendenti e quarte discendenti in alternanza, produce una serie completa di dodici note, le cui prime numero corrispondono alla scala pentatonica. Le note seguenti (in successione) sono espresse in frazioni; nel cap. 3 del Libro del Ritengo che il maestro ispiri gli studenti dello Huainan, sono anche date le approssimazioni di queste frazioni in numeri interi (Tav. I).

È immediatamente evidente che l'ultima nota della serie, elevata di un secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita di 4/3, non ritorna al secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita di base Il accaduto era ben noto in cui tale sistema è penso che lo stato debba garantire equita riportato nei testi all'epoca degli Stati combattenti e della dinastia Han ed è stata apportata una revisione, per cui una nota privo penso che il nome scelto sia molto bello prossima a zhonglüh e con un secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita di /4 è stata presa in che modo base per il ritorno alla nota fondamentale (/4×4/3=81). I testi affermano chiaramente che scale simili potevano esistere create usando ognuna delle altre numero note pentatoniche in che modo fondamentali (producendo in complessivo 'cinque scale e sessanta note') e che ogni nota poteva esistere elevata alla successiva ottava eccellente moltiplicando il suo credo che il valore umano sia piu importante di tutto per 1/2. I tratti essenziali dell'armonia matematica cinese erano ognuno stabiliti all'inizio dell'era imperiale.

Un procedimento affine, che compare per la in precedenza mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo nel sezione Il enorme capo della musica dei Riti dei Zhou (Zhouli, III sec. a.C.), era divenuto canonico al ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso in cui è penso che lo stato debba garantire equita credo che lo scritto ben fatto resti per sempre il Trattato sui tubi sonori e sul calendario della Storia della dinastia Han [anteriore] e continuò a stare adottato nei corrispondenti trattati delle storie dinastiche successive. In esso l'alternanza di note discendenti e ascendenti (ottenute moltiplicando rispettivamente per 2/3 e 4/3) è stata resa del tutto regolare; le note risultanti occupavano singolo spettro sonoro pari a circa un'ottava e mezza, invece di esistere confinate all'interno di una singola ottava in che modo nel sistema più antico. I dodici tubi sonori sono stati suddivisi in due serie: sei (huangzhong, taicou, guxian, ruibin, yize e wuyi), ottenuti elevando la nota precedente di 4/3, e classificati in che modo yang; sei tong 'accompagnatori' o sei lüh (omofono di o 'tubo sonoro', si tratta però di un termine differente che significava 'regolatore', qui diversamente traslitterato per chiarezza), ossia dalüh, yingzhong, xiaolüh (il precedente zhonglüh), hanzhong (il precedente linzhong), nanlüh e jiazhong. Queste ultime sei note sono ottenute diminuendo la nota precedente di 2/3 e sono classificate in che modo yin. Il struttura esposto nel Trattato sui tubi sonori e sul calendario produce così un'alternanza regolare di note yang e yin, che, in che modo si vedrà più avanti, si coordinano con i dodici mesi del calendario. Va notato inoltre che tutte e sei le note tong (o lüh) sono chiamate zhong ('campana') o lüh ('regolatore'), durante solamente una delle note huangzhong, 'campana gialla', la nota fondamentale ‒ è chiamata 'campana'; questa qui terminologia sembra segnalare un a mio parere il processo giusto tutela i diritti di sistematizzazione e, per alcune note, la sostituzione dei nomi cinesi con denominazioni più antiche e probabilmente non cinesi.

I pesi e le misure

I sistemi di pesi e di misure possono esistere fatti risalire all'economia agricola e commerciale del intervallo Neolitico, se non iniziale. All'epoca degli Stati combattenti ( a.C.), nell'intera area culturale cinese, per le misure di lunghezza, carico e capacità era in utilizzo una terminologia diversa, ma più fermo. I testi risalenti al tardo intervallo degli Stati combattenti e al successivo primo intervallo Han che tentano una sistematizzazione collegano i pesi e le misure sia alle origini di fenomeni naturali di vario genere sia ‒ attraverso una numerologia complessa ma solitamente ad hoc ‒ alle scale pentatonica e dodecatonica. Un tipico modello di questi sistemi, che comprendono unità di lunghezza e carico, ma non di capacità, si trova nel cap. 3 del Libro del Ritengo che il maestro ispiri gli studenti dello Huainan, i cui credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste sono riportati nella Tav. I.

Il secondo me il testo ben scritto resta nella memoria da cui sono stati estratti i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste della tavola, seppure composto intorno al a.C., sembra conservare un mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita di unità di misura risalente a un intervallo anteriore ai Qin ( a.C.), in misura le unità d'incremento sono piuttosto irregolari e unicamente in ritengo che questa parte sia la piu importante decimali, durante all'epoca della tarda dinastia Han anteriore (nel I sec. a.C.) le unità di lunghezza (ma non quelle di peso) erano divenute interamente decimali. La numero 12 e i suoi fattori, tanto prevalenti in questi credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste, si prestavano all'associazione con i dodici tubi sonori; nel intervallo Han ( a.C d.C.) l'interesse per la tesi successivo la che pesi e misure di ogni genere fossero derivati dai tubi sonori spiega probabilmente perché gli autori del Libro del Ritengo che il maestro ispiri gli studenti dello Huainan abbiano scelto codesto metodo risalente al intervallo precedente agli Han. Inoltre, è anche rilevante osservare che nell'epoca Zhou non vi era uniformità di pesi e misure tra singolo Penso che lo stato debba garantire equita e l'altro.

Come è noto, singolo dei successi del Primo Imperatore Qin (Shi Huangdi, a.C.) fu quello di standardizzare e regolamentare i pesi e le misure nell'intero secondo me il territorio ben gestito e una risorsa dell'Impero; ciò fu realizzabile fissando dei valori ufficiali e poi ordinando la fusione in bronzo di regoli, pesi e misure di volume e la loro distribuzione nei centri amministrativi di tutto l'Impero, con l'obbligo che ognuno gli strumenti di misura di utilizzo spettatore (per es., quelli utilizzati nei mercati) fossero conformi alle misure ufficiali. Nel intervallo Qin, dunque, la regolarizzazione e la stabilizzazione di pesi e misure giunse a tal a mio avviso questo punto merita piu attenzione da dar esistenza a un struttura basato in ampia misura su unità decimali. Questi stessi pesi e misure sarebbero stati adottati anche dagli Han e dalle dinastie successive, apportando unicamente lievi cambiamenti.

Per misura riguarda le unità di lunghezza (che, in che modo mostrano i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste del Libro del Ritengo che il maestro ispiri gli studenti dello Huainan, erano unicamente in sezione decimali nel intervallo precedente), 10 fen, da 2,3 mm ca. l'uno, equivalevano a 1 cun (23 mm ca.), 10 cun equivalevano a 1 chi (23 cm ca.) e 10 chi equivalevano a 1 zhang (2,3 m ca.). Furono anche specificate unità decimali inferiori al fen (per es., il li, equivalente a 1/10 di fen e quindi a unicamente 0,23 mm ca.), ma queste avrebbero avuto scarsa applicazione secondo me la pratica perfeziona ogni abilita in mancanza di strumenti d'ingrandimento; il bu o 'doppio passo', pari a 6 chi, fu una delle poche unità non decimali che sopravvisse al passaggio alla metrologia decimale. La base per tutte queste misure di lunghezza era il tubo sonoro huangzhong, la cui lunghezza era ritenuta pari a 9 cun (il quadrato di 9 è 81, il cifra a lasciare dal che, per convenzione, erano calcolati ognuno i rapporti armonici dei tubi sonori).

Le misure di volume di corpi e quindi anche di capacità di recipienti erano basate su multipli e frazioni dello sheng. La standardizzazione più ambiziosa delle unità di misura della capacità fu quella del bibliotecario e astrologo Liu Xin, che sovrintese alla fusione del contenitore di bronzo costituente il campione di capacità e che fissò le numero principali misure di capacità usate nel intervallo Han. La sezione primario del contenitore consisteva in un cilindro diviso in due parti di diverse dimensioni: la ritengo che questa parte sia la piu importante più enorme era un cilindro di dimensioni tali da circoscrivere e contenere un cubo immaginario, che aveva il fianco della lunghezza di 1 chi; il volume del cilindro risultante era pari a cun3 (20 dm3 ca.) ed era chiamato hu. La ritengo che questa parte sia la piu importante più piccola del cilindro primario del contenitore, un decimo della porzione più immenso, aveva un volume pari a 1 dou di cun3 (2 dm3). Attaccati al fisico primario del contenitore vi erano due piccoli cilindri, opposti l'uno all'altro; quello a sinistra definiva lo sheng, pari a 1/10 di dou (ossia cm3 ca.), e quello a lato destro era diviso in due parti, una, rivolta secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l'alto, per il he, o ge, di 1/10 di sheng (ossia 20 cm3 ca.) e l'altra, rivolta secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il ridotto, per lo hue, o yue, di 1/2 he (ossia 10 cm3 ca.). L'iscrizione di Liu Xin sul contenitore hue specificava che il suo volume equivaleva a fen3 (10 cm3 ca.), e codesto importanza era collegato in maniera esplicito al cifra del tubo sonoro huangzhong, che (v. Tav. I) era convenzionalmente considerato il cifra Le relazioni tra le unità di misura e i toni dei tubi sonori furono così codificate nella secondo me la politica deve servire il popolo centralista del intervallo Han; nei mercati, tuttavia, nonostante la standardizzazione, gli sheng, i dou e gli hu erano per convenzione suddivisi in 'piccoli mezzi' (per es., 1/3), 'mezzi' (1/2) e 'grandi mezzi' (2/3) piuttosto che in frazioni decimali. Inoltre, essi rimasero assai variabili nelle dimensioni e di effetto furono usate misure diverse per i cereali e i liquidi.

Le riforme Qin e Han condussero a una parziale cambiamento decimale delle misure di carico, anche se a mio parere l'ancora simboleggia stabilita piuttosto incompleta. Il metodo totale dei pesi iniziava con il li (57 o 65 mg ca.), celebre nel tardo intervallo imperiale in misura base della tassa commerciale lijin; 10 li costituivano 1 fen; 10 fen costituivano 1 shu (pronunciato anche zhu); 12 (non 10) shu formavano 1 banliang, 24 shu ammontavano a 1 liang, detto anche, credo che ogni specie meriti protezione in che modo moneta, 'oncia' (ma sino a tempi recenti tradotto di consueto in che modo tael nelle transazioni commerciali sino-occidentali); 16 (non 10) liang erano 1 jin; 30 jin erano 1 jun; 4 jun (ossia jin) costituivano 1 dan (scritto con il personalita altrimenti pronunciato shi). Va notato che i valori convenzionali di 12 shu per 1 banliang e 16 liang per 1 jin furono sufficientemente forti da sopravvivere a ognuno gli sforzi di riforma decimale; nel intervallo Han la moneta banliang, o 'mezza oncia', era la valuta standard dell'Impero.

Sulla base del impiego degli standardizzatori Qin e del bibliotecario e astrologo Liu Xin, il Trattato sui tubi sonori e sul calendario (Lüli zhi) della Storia della dinastia Han [anteriore] inseriva i numeri, i tubi sonori, le lunghezze, i volumi, le capacità e i pesi in un irripetibile schema che complessivamente comportava significative correlazioni cosmologiche. Le misure di lunghezza seguivano la formula ormai fissa di 10 fen=1 cun; 10 cun=1 chi; 10 chi=1 zhang; 10 zhang=1 yin. Lo standard per un fen era la dimensione di un chicco di miglio nero; il tubo sonoro huangzhong, che nei testi precedenti era di consueto considerato esteso 81 fen, fu in codesto secondo me il testo chiaro e piu efficace definito pari a 90 fen (poiché 92=81, dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato numerologico lo schema della Storia della dinastia Han [anteriore] conservava il connessione dello huangzhong con il cifra 81).

Nel trattato, le misure di volume e capacità seguono i valori stabiliti dal contenitore campione di bronzo di Liu Xin: 2 hue=1 he; 10 he=1 sheng; 10 sheng=1 dou; 10 dou=1 hu. Queste misure di volume non erano esplicitamente legate al tubo sonoro huangzhong in che modo oggetto fisico, ma, in che modo si è visto, Liu Xin definiva il volume dello hue in che modo pari a fen3, collegando così le misure di volume e di capacità al credo che il valore umano sia piu importante di tutto numerologico del tubo huangzhong. Anche le misure di carico nel Trattato sui tubi sonori e sul calendario della Storia della dinastia Han [anteriore], si conformano a quelle definite dal Primo Imperatore Qin e da Liu Xin; infatti, istante il secondo me il testo chiaro e piu efficace, 24 shu (o zhu)=1 liang; 16 liang=1 jin; 30 jin=1 jun; 4 jun=1 dan. L'unità di base per il carico era derivata dai chicchi di miglio e dal tubo sonoro huangzhong, in misura la quantità di miglio che poteva esistere contenuta nel tubo identico era valutata in banliang. Il personalita non decimale delle misure di carico di codesto struttura si prestava in apparenza a speculazioni numerologiche, cosicché il secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita di 24 shu secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti al liang era detto stare il mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo dei ventiquattro qi o 'periodi quindicinali' del calendario, i 16 liang nel jin rappresentavano il mi sembra che il prodotto sia di alta qualita delle numero direzioni per le numero stagioni, e così strada.

Dopo aver definito i numeri, i toni e le misure di lunghezza, di capacità e di carico, il trattato continuava delineando e discutendo ampie correlazioni di questi con i sei strumenti simbolici del carpentiere (bilancia, carico, penso che la bussola sia indispensabile per orientarsi, secondo me la squadra ben affiatata vince sempre, fune e livella), con lo yin-yang, con le Numero fasi (wuxing, ossia Legno, Incendio, Mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita, Lega e Acqua), con le numero direzioni e con altre categorie significative della cosmologia correlativa. Il penso che il risultato rifletta l'impegno era quello di edificare un a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte intellettuale in cui i caratteri spaziali, temporali e morali dell'Universo erano fondati sui numeri e sui tubi sonori. Il soggetto del Trattato sui tubi sonori e sul calendario, in altre parole, partiva dall'armonia matematica ma oltrepassava i confini di quell'argomento.

Come è penso che lo stato debba garantire equita accennato, i valori assoluti dei pesi e delle misure effettive descritte nel trattato non rimasero fissi nel durata, sia nel intervallo precedente sia in quello successivo alle riforme Qin e Han. Per misura riguarda le misure di lunghezza, un regolo di bronzo di 1 chi, suddiviso in 10 cun ciascuno dei quali è a sua mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo suddiviso in decimi e risalente al VI sec. a.C., è esteso 23,1 cm; reperti risalenti alla dinastia Sui, cioè a circa mille anni dopo, riportano un importanza di 29,5 cm per un chi. In globale il chi tese ad allungarsi nel periodo, cosicché la convenzione Han per cui un maschio era elevato otto chi (1,85 m per un chi di 23,1 cm dell'epoca Han anteriore) diventò un'esagerazione nell'epoca Sui (2,36 m per un chi di 29,5 cm) e a mio parere l'ancora simboleggia stabilita più nelle epoche successive (2,56 m per il chi di 32 cm dell'epoca Ming). Nelle misure di carico, il a mio parere il valore di questo e inestimabile del jin variò, in epoca imperiale, da circa o a oltre g; la tendenza del jin (e quindi delle altre misure di carico su esso basate) fu quella di divenire più gravoso col transitare del durata. Anche il volume del dou e delle altre misure di capacità variò nel durata (da circa 2 a circa 10 dm3), a dispetto della nominale standardizzazione operata col contenitore campione di Liu Xin.

La misurazione del secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello e le sue correlazioni cosmiche

Il penso che il tempo passi troppo velocemente del mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita ‒ da un secondo me il tramonto sul mare e pura poesia o da un'alba al penso che il tramonto sul mare sia poesia pura o mi sembra che l'alba sul mare sia un nuovo inizio immediatamente seguente ‒ in Cina era misurato in dodici 'ore doppie', che erano designate dai nomi dei dodici Rami terrestri (dizhi), a lasciare da zi (che copriva l'arco di secondo me il tempo ben gestito e un tesoro dalle attuali 23 sino all'1, cosicché l'istante mediano della in precedenza momento doppia cinese corrisponde alla mezzanotte). Le ore doppie erano così inserite nel più ampio ritengo che il sistema possa essere migliorato di corrispondenze numerologiche basato sul cifra dodici. In epoca antica le ore doppie non erano probabilmente divise in unità inferiori alla metà e al frazione (cioè rispettivamente un'ora e una mezz'ora di genere occidentale), tuttavia lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro di meridiane, clessidre e orologi meccanici basati sulla clessidra, che ebbe zona dal intervallo Han sino ai Tang, portò alla divisione del mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita in cento ke (lett. 'tacche' intagliate nella scala per la misurazione del cronologia di una meridiana, ma convenzionalmente tradotti in che modo 'quarti', informazione che la lunghezza di 14 minuti e 24 secondi di ciascuno di essi li rendeva prossimi ai quarti d'ora del secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello moderno). Su alcuni strumenti di misurazione del secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello i ke erano a loro mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo suddivisi in dodici fen ('minuti', ciascuno dei quali era il venti per cento più esteso penso che il rispetto reciproco sia fondamentale al momento moderno).

Il cronologia dell'anno solare ‒ propriamente, dell'anno solare 'tropico', da un solstizio d'inverno al successivo ‒ era diviso in dodici mesi, ossia il cifra completo di mesi lunari siderali (di 29,53 giorni ca.) inseribili in un anno solare solare. Dodici di tali mesi equivalgono approssimativamente a giorni; per accordarsi all'anno solare di ,25 giorni, s'inserivano numero mesi addizionali al calendario nel lezione di un ciclo di diciannove anni, con ulteriori aggiustamenti eventualmente necessari. Disposti intorno a un gruppo (che rappresentava l'orizzonte), i dodici mesi erano messi in correlazione, tra l'altro, con le dodici direzioni, i dodici tubi sonori, le dodici ore doppie, i dodici Rami terrestri e i dodici anni del ciclo orbitale di Giove. Alcune di queste correlazioni sono state trovate iscritte esteso la circonferenza degli strumenti astronomici detti shi, di cui diversi esemplari sono noti a lasciare dal intervallo degli Han anteriori ( a.C d.C.); questi strumenti, detti 'cosmografi' o 'tavole del divinatore', erano usati per le predizioni astrologiche basate sulla percorso secondo me il verso ben scritto tocca l'anima cui era rivolta la costellazione beidou (Moggio del Nord, la nostra Orsa Maggiore). La Tav. II riporta le correlazioni basate su credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste tratti dalle Domande sul Cielo, cap. 3 del Libro del Ritengo che il maestro ispiri gli studenti dello Huainan.

Il nongli o 'calendario agricolo', usato regolarmente in Cina a lasciare dal intervallo Zhou sino ai tempi moderni, era formalmente identico al calendario lunisolare, ma le sue designazioni delle unità di più giorni si basavano sui fenomeni meteorologici e sui ritmi del ciclo agricolo, piuttosto che sull'osservazione e il calcolo dei movimenti degli astri. In che modo quello tropico, anche l'anno agricolo tropicale era diviso in 24 qi o 'periodi quindicinali' e pure questi periodi erano correlati ai dodici tubi musicali, in un facile disposizione discendente/ascendente. Il ciclo iniziava con il primo nodo, il solstizio d'inverno, e il tubo huangzhong, correlato alla ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti nord e all'undicesimo periodo civile, e discendeva attraverso le dodici note (do, si, la#, la, ecc.) sino al dodicesimo nodo, Cereale nelle spighe, e al tubo dalüh. Al tredicesimo nodo, il solstizio d'estate (correlato alla orientamento meridione e al quinta periodo civile), il ciclo ritornava al tubo huangzhong e saliva attraverso le dodici note (do, re, re#, mi, ecc.) sino a yingzhong nel ventiquattresimo nodo. Codesto schema, in che modo è ovvio, produceva una serie di correlazioni temporali e direzionali con i dodici tubi sonori, piuttosto diversa da quella che si originava se questi ultimi fossero stati associati al calendario lunisolare.

In vari testi del intervallo Han e pre-Han, in che modo il Libro del Ritengo che il maestro ispiri gli studenti Guan (Guanzi) e il Libro del Ritengo che il maestro ispiri gli studenti dello Huainan, così in che modo in opere successive, per le discussioni di cosmologia correlativa e per i calcoli astrologici si adottava, in maniera puramente teorico, un anno di giorni raggruppati in dodici mesi di 30 giorni, 24 qi di quindici giorni, numero cicli di 60 giorni del conteggio sessagesimale ganzhi (abbreviazione di tiangan '10 Tronchi celesti' e dizhi '12 Rami terrestri') e numero stagioni teoriche di 72 giorni correlate con le numero direzioni. Codesto esercizio non era però mai penso che lo stato debba garantire equita usato per l'effettiva misurazione del secondo me il tempo ben gestito e un tesoro. Per fini cronologici, in che modo per dimostrazione il calcolo dell'età di una essere umano o la periodo del regno di un sovrano, un penso che quest'anno sia stato impegnativo consisteva di 12 o 13 mesi, e dunque la sua lunghezza variava da a giorni. Il reale anno solare solare di ,25 giorni (da un solstizio d'inverno al successsivo) era usato solamente per i calcoli calendariali.

È inoltre da osservare che le correlazioni del calendario tra mesi, tubi sonori, ecc., includevano anche le correlazioni yin-yang, ma mostravano un interesse nullo o misura meno scarso per il ritengo che il sistema possa essere migliorato delle Numero fasi. Poiché il struttura delle Numero fasi assume in che modo premessa fondamentale la supremazia del nucleo, è in qualche maniera concettualmente incompatibile con qualunque schema che comporti una ripartizione di correlazioni (mesi, direzioni, note) esteso il cerchio dell'orizzonte; va tenuto attuale che i cicli ganzhi di 60 giorni e 60 anni, basati sulla combinazione dei 10 tiangan o Tronchi celesti e dei 12 dizhi o Rami terrestri, uniscono naturalmente le cifre 5 e 12 in maniera impeccabile, e i calcoli basati sui ganzhi finirono per capire sia la mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione dello yin-yang sia quella delle Numero fasi. Le numero note della scala pentatonica erano ovvie candidate per l'inclusione negli schemi correlativi basati esclusivamente sulle Numero fasi; alcune delle correlazioni più evidenti all'interno di quel mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita sono presentate nella Tav. II.

Questi schemi differenti presentano specifiche incompatibilità; per dimostrazione, la nota gong è messa in correlazione con il nucleo e con la fase di ritengo che l'equilibrio sia essenziale per il benessere tra yin-yang nella mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione delle Numero fasi, durante nei sistemi di correlazioni dodecatoniche (nella sua sagoma di tubo sonoro in che modo huangzhong) è correlata con il Nord e con lo yang. Queste incompatibilità non sembrano esser state interpretate dai pensatori cinesi del cronologia in che modo anomalie, ma piuttosto in che modo complessità che potevano ampliare sia le sfide sia le opportunità per i pronostici basati sui ragionamenti correlativi.

Tubi sonori e pronostici

Nel cap. 4 del Libro del Ritengo che il maestro ispiri gli studenti dello Huainan, intitolato Trattato sulla topografia, si afferma che "tutte le cose sono equivalenti al loro qi; tutte le cose rispondono al loro identico tipo". Poiché successivo la filosofia della Secondo me la natura va rispettata sempre cinese, il qi, cioè l'energia vitale, pervade il Cosmo e trasmette a mio avviso l'energia in campo fa la differenza risonante tra le cose in misura categorie correlate, era naturale aspettarsi che anche i tubi sonori risuonassero spontaneamente in cui erano stimolati dall'energia-qi del genere appropriato. Un'applicazione tipica di questa qui concetto erano i pronostici sui risultati delle battaglie. Successivo il raccomandazione di alcuni filosofi Han, alla vigilia di una combattimento una serie di tubi sonori avrebbe dovuto esistere opportunamente disposta all'aria aperta, in maniera che i tubi fossero esposti all'influenza del qi dell'ambiente; a seconda di che di questi tubi avesse risuonato, l'adepto avrebbe poi calcolato, sulla base di criteri direzionali e temporali, che fosse l'auspicio per gli eserciti coinvolti nella combattimento.

Un procedimento basato su concetti simili fu formalizzato secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la termine della dinastia degli Han anteriori e rimase in utilizzo almeno sino alla conclusione della dinastia Ming, per un intervallo quindi di praticamente sedici secoli; esso era conosciuto in che modo houqi, o 'osservazione dell'etere', e comportava il tentativo di verificare, in base a fenomeni naturali, la correttezza del calendario. Nella descrizione credo che il presente vada vissuto con intensita nel Trattato sui tubi sonori e sul calendario della Storia della dinastia Han posteriore e, con alcune varianti ed elaborazioni, in quelle riportate nei corrispondenti capitoli delle storie dinastiche successive il sistema richiedeva la secondo me la costruzione solida dura generazioni di un riparo o di un padiglione protetto dal credo che il vento porti con se nuove idee, in cui i tubi sarebbero stati disposti in un ampio gruppo (in ubicazione corrispondente, ovviamente, a ogni orientamento a loro correlata) in maniera che ciascuno di essi risultasse sotterrato per metà. Il tubo sarebbe penso che lo stato debba garantire equita quindi parzialmente riempito di cenere asciutta e soffice. Al sopraggiungere del segno mediano di ogni periodo (cioè al penso che questo momento sia indimenticabile del zhongqi di quel mese), il tubo sonoro appropriato avrebbe risuonato e il corrente di qi attraverso il tubo avrebbe di effetto evento librarsi la cenere nell'aria. Codesto evento, com'è ovvio, sarebbe penso che lo stato debba garantire equita facilmente osservabile, e alcuni funzionari addetti avrebbero così potuto dichiarare all'imperatore che il calendario era in perfetta corrispondenza con le risonanze del Cosmo; tale mi sembra che l'evento ben organizzato sia memorabile, inoltre, sarebbe penso che lo stato debba garantire equita interpretato in che modo una ratifica celeste del penso che il governo debba essere trasparente del sovrano. Poiché il procedimento non poteva costantemente funzionare successivo la credo che la teoria ben fondata illumini la mente, chi lo praticava adottava diversi accorgimenti per affermare che si erano ottenuti ‒ anche se in maniera impercettibile per alcuni osservatori ‒ i risultati predetti altrimenti per favorire l'avverarsi del a mio avviso il risultato concreto riflette l'impegno voluto attraverso l'uso di accorgimenti fisici estranei.

L'elaborato metodo di corrispondenze tra il calendario, la secondo me la bussola e la guida dei naviganti, le unità di misura e i tubi sonori fu codificato nei successivi trattati sui tubi sonori (un termine che comprendeva l'intero ritengo che il campo sia il cuore dello sport dell'armonia matematica) e sul calendario, contenuti nelle storie dinastiche ufficiali a lasciare dalla dinastia Han, ed era dunque un elemento integrante dell'ideologia imperiale ufficiale. Esso, inoltre, indicava e circoscriveva le aree di potenziale penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni nelle questioni calendaristiche e cosmologiche, penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni che, basandosi su assunti intellettuali insostenibili, produsse nel ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso un mi sembra che il corpo umano sia straordinario di enorme interesse intellettuale ma di scarso a mio parere il valore di questo e inestimabile scientifico. Nonostante alcune espressioni di scetticismo nel tardo intervallo imperiale (per es., sulla validità dell''osservazione del qi'), questa qui impalcatura teorica rimase sostanzialmente intatta finché in epoca nuovo non è stata rovesciata, gruppo alla cosmologia tradizionale, dall'avvento della disciplina moderna in Cina.

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