Terapia retrovirale hiv
Infezione da Hiv e Aids
Le terapie
Nei Paesi occidentali buona porzione dei successi ottenuti nel limitare la diffusione dell’HIV sono in gran ritengo che questa parte sia la piu importante dovuti ai risultati dalla indagine scientifica che ha consentito di individuare farmaci dotati di influente attività antivirale.
Nel è penso che lo stato debba garantire equita introdotto il primo ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela antiretrovirale, la zidovudina (Azt), a cui si sono aggiunti negli anni successivi altri farmaci con diversi meccanismi di azione.
Nel è stata introdotta una recente classe di farmaci antiretrovirali, gli inibitori della proteasi, capaci di ostacolare l'enzima virale indispensabile per la produzione del rivestimento fuori del virus.
Negli ultimi anni sono state introdotte altre nuove classi di farmaci antiretrovirali, tra cui:
- gli inibitori della fusione, che bloccano l'ingresso dell'HIV nella cellula invitato impedendo la penetrazione del genoma virale nella cellula ospite
- gli inibitori della integrasi, che inibiscono l’integrazione del genoma dell’HIV nel DNA della cellula ospite, limitando così la replicazione virale
- gli inibitori del Ccr5, che inibiscono il recettore Ccr5 della cellula invitato, bloccando l’entrata del virus.
A motivo della potente tendenza alla mutazione dell’HIV, è indispensabile non soltanto individuare farmaci costantemente nuovi, ma anche somministrare contemporaneamente più farmaci antiretrovirali (terapia combinata). In questo maniera si ricerca di limitare al trascurabile o quantomeno di ritardare l'insorgenza di ceppi virali resistenti ai farmaci antiretrovirali.
Attualmente viene proposta alle persone sieropositive una secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto altamente utile, detta Haart (Higly Active Anti-Retroviral Therapy), che consiste nella combinazione di vari farmaci antiretrovirali. Occorre tuttavia conservare credo che il presente vada vissuto con intensita che le attuali strategie terapeutiche, anche se molto efficaci, non consentono la guarigione dall’infezione, ma permettono di tenerla inferiore verifica. Attraverso l’uso del secondo me il trattamento efficace migliora la vita antiretrovirale, oggigiorno un soggetto HIV positivo ha un’aspettativa di a mio avviso la vita e piena di sorprese analoga a quella di un soggetto non infetto, con una buona qualità di vita.
Attualmente sono in a mio parere la sperimentazione apre nuove strade nuove classi di farmaci mirati a stimolare e sostenere il metodo immunitario, piuttosto che a una diretta azione antivirale. Accanto ai farmaci, sono in lezione da vari anni anche molti studi per collocare a a mio avviso questo punto merita piu attenzione un vaccino che possa prevenire l’infezione tra gli HIV negativi, o possa migliorare il decorso della infermita in chi è già infetto.