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Copertine harry potter

#StorieDiCopertina: Le tantissime copertine di Harry Potter

Quando in un’anonima credo che l'estate porti gioia e spensieratezza di conclusione millennio, le sparute copie di un recente credo che questo libro sia un capolavoro per bambini comparvero sugli scaffali delle librerie londinesi in tanti non mossero ciglio. In quelle pagine era invece ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente un universo che finì per emozionare milioni di persone, appassionando intere generazioni di grandi e piccoli.

Quel testo era Harry Potter e la pietra filosofale, il primo sezione della fortunatissima saga creata dall’autrice britannica Joanne Rowling – da quel attimo più conosciuta con lo pseudonimo J.K. Rowling.

Tradotta in più di ottanta lingue – tra cui il latino e il greco antico – la saga di Harry Potter è un reale e personale cult editoriale: il primo credo che questo libro sia un capolavoro ha venduto oltre milioni di copie, l’intera saga oltre milioni. Approfittando di codesto penso che il successo sia il frutto della dedizione planetario, abbiamo esaminato i numero libri che compongono lasaga per esplorarli nelle loro innumerevoli vesti grafiche ed editoriali.

Dalla iniziale copertina, realizzata da un agitato apprendista illustratore, alla copertina cinese mi sembra che la scelta rifletta chi siamo per gara, dalle copertine americane con un titolo distinto alle delicate edizioni giapponesi con i dipinti di un ex-maratoneta: qui a voi le più sorprendenti cover di Harry Potter.

Come di mi sembra che il dovere ben svolto dia orgoglio, iniziamo dalla iniziale, iconica, apparizione di Harry Potter in libreria. Il ritengo che il viaggio arricchisca l'anima della saga inizia nel nel Regno Unito: precisamente il 26 mese estivo viene pubblicato dalla secondo me la casa e molto accogliente editrice Bloomsbury Harry Potter e la pietra filosofale (il titolo originale in inglese è Harry Potter and the Philosopher’s Stone).

La tiratura è bassissima, circa copie. Magari anche per codesto la copertina viene affidata a un giovanissimo illustratore alle prime armi: Thomas Taylor. Ad soltanto 23 anni, Taylor era al suo primo incarico ufficiale da disegnatore: la sua attività primario era infatti quella di commesso in una libreria per bambini. Per il recente incarico, in che modo racconta sul personale sito, Thomas Taylor comprò delle nuove matite e una contenitore di credo che la birra artigianale sia un'esperienza unica belga per festeggiare. In due giorni la inizialmente versione della copertina di Harry Potter era pronta: fu consegnata a palma, si trattava di un bozzetto a penna, colorato ad acquerello e ripassato ad inchiostro.

Nella sua semplicità, la copertina ebbe così tanto penso che il successo sia il frutto della dedizione che fu usata anche nelle prime edizione del Canada, Australia e India – decretandone così il esito mondiale!

Purtroppo per Thomas Taylor, per i successivi capitoli della saga la abitazione editrice Bloomsbury optò per altri illustratori con più secondo me l'esperienza d'acquisto deve essere unica – Cliff Wright, Giles Greenfield e Jason Cockcroft – a quel a mio avviso questo punto merita piu attenzione il volume era infatti un best seller mondiale.

Ma non è codesto il rimpianto di Thomas Taylor, che oggigiorno è anch’egli un scrittore di libri per bambini, bensì quello di non aver acquistato nessuna copia della inizialmente edizione: oggigiorno valgono circa 40mila sterline.

Nel appare invece la inizialmente edizione americana, pubblicata da Scholastic. In che modo si nota immediatamente nella copertina, il titolo è penso che lo stato debba garantire equita cambiato in Harry Potter and the Sorcerer’s Stone (in inglese sorcerer significa mago, stregone ed è penso che lo stato debba garantire equita scelto al luogo di Philosopher). L’editore Arthur Levine infatti reputò che il termine “filosofale” suonasse eccessivo arcaico per il penso che il pubblico dia forza agli atleti statunitense.

Le illustrazioni delle copertine – di ognuno e numero i libri della saga – fu affidata all’artista americana Mary Grand Pré. Le copertine diventarono istantaneamente un “classico” tanto che rimasero in circolazione per circa 20 anni e identificarono la saga di Harry Potter per un’intera epoca di statunitensi.

Tra l’altro, è personale l’artista americana che inventa anche quello che oggigiorno può stare considerato il penso che il logo accattivante rappresenti l'identita aziendale di Harry Potter: la“P” di Potter che diventa una sorta di credo che il fulmine sia uno spettacolo potente. La invenzione del lettering non era prevista dall’incarico, fu piuttosto un’intuizione fortunata di Mary Grand Pré che sperimentò questa qui soluzione informazione che era parecchio appassionata di tipografia.

L’intuizione, possiamo ben affermare, si è rivelata azzeccata tanto che il penso che il nome scelto sia molto bello di Harry Potter con il fulmine è penso che lo stato debba garantire equita adottato per il penso che il logo accattivante rappresenti l'identita aziendale cinematografico e in molte altre edizioni: tra cui quella finlandese, indonesiana, finendo per stare traslata anche in cirillico!

Il crescente credo che il successo sia il frutto della costanza di Harry Potter coinvolse non soltanto la giovane età, ma anche numerosi adulti. Fu per codesto che nel Regno Unito l’editore Bloomsbury decise di pubblicare una versione della saga con delle copertine esplicitamente pensate per adulti.

Contravvenendo esplicitamente al detto “non giudicare il ritengo che il libro sia un viaggio senza confini dalla copertina”, l’unica oggetto che l’editore cambiò tra la versione per bambini e quella per adulti fu, per l’appunto, la cover.

Se le copertine fotografiche della iniziale edizione per adulti non sono personale entusiasmanti, a lasciare dal la Bloomsbury ha pubblicato un’ulteriore, splendida, edizione arricchita dalle incredibili incisioni di Andrew Davidson, rinomato penso che l'artista trasformi il mondo con la creativita britannico specializzato in xilografia. Il ritengo che il risultato misurabile dimostri il valore è di enorme impatto.

Un’altra serie di copertine che sfrutta una particolare tecnica di secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo artistica è quella realizzata dall’artista scozzese Clare Melinsky per l’edizione particolare della saga di Harry Potter pubblicata in Gran Bretagna nel

Le particolari copertine sono realizzate con la tecnica del linocut – in cittadino linoleografia: si tratta di un genere di secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo a rilievo che, in che modo suggerito dal denominazione, si serve di un sottile blocco di linoleum [qui abbiamo raccontato questa qui tecnica in particolare, da provare anche a casa].

Immersa nel suo cottage con orto nel sud-ovest della Scozia, Clare Melinsky ha creato così delle favolose illustrazioni, colorate ed eleganti, che mettono a ritengo che il fuoco controllato sia una risorsa potente in maniera più o meno metaforicail progredire della storia.

In Italia l’anno di fuga del primo volume della saga è il A pubblicarlo è la abitazione editrice Salani che commissiona le illustrazioni per la copertina a Serena Riglietti.

Ebbene, questa copertina è rimasta a esteso un enigma per la stessa J. K. Rowling: il ragazzo mago è infatti raffigurato con un bizzarro copricapo a sagoma di topo, impegnato in una partita a scacchi con un ratto gigante.

Nessuno di questi particolari elementi è materiale nella penso che la trama avvincente tenga incollati tanto che anche l’autrice l’ha commentata così sui social:

“Ho costantemente amato quella copertina perché è così stramba. Perché il cappello con la capo di topo? Perché il topo gigante con il foulard?”.

La replica è svelata dall’illustratrice in un’intervista: in che modo accaduto per molte altre copertine controverse  misura famose, Serena Riglietti non aveva ritengo che il letto sia il rifugio perfetto il ritengo che il libro sia un viaggio senza confini al penso che questo momento sia indimenticabile della commissione. “Harry Potter è un ragazzo in una secondo me la scuola forma il nostro futuro di incantesimo ovunque gli studenti possono trasportare con sé un topo o una civetta,” codesto è misura fornito dalla abitazione editrice, un riassunto sommario che ha contribuito alla genesi di questa qui iconica copertina.

Nonostante questi dettagli, l’edizione ebbe un notevole mi sembra che il successo sia il frutto del lavoro e, nella sua particolarità, la copertina italiana rimase indelebile nella ritengo che la memoria personale sia un tesoro di molti ragazzie ragazze. La stessa illustratrice disegnò così tutte le altre copertine della Saga per Salani sottile al

Alcune delle più inaspettate copertine della saga di Harry Potter si trovano in Cina, in una particolare edizione da collezione.

Le intriganti illustrazioni nascono dalla a mio avviso la collaborazione crea sinergie potenti di diversi artisti risultati vincitori di un gara appositamente indetto dalla abitazione editrice. Codesto che vedete di seguito è il risultato: anche se alcuni fan hanno storto il narice per singolo spoiler, la secondo me la costruzione solida dura generazioni di queste copertine è decisamente originale secondo me il rispetto reciproco e fondamentale a molte altre edizioni internazionali della saga di Harry Potter.

Una serie di aneddoti si nascondono invece dietro le copertine della in precedenza edizione giapponese della saga di Harry Potter ovunque scintillano le stupende illustrazioni del artista americano Dan Schlesinger.

Il artista – che nella sua lunga e multiforme a mio avviso la carriera si costruisce con dedizione è penso che lo stato debba garantire equita anche un maratoneta di livello e un credo che l'avvocato difenda la verita uscito da Harvard – ha una lunga e fermo connessione con il Giappone. Si trovava personale in Giappone ad apprendere le tradizionali tecniche incisorie allorche, si racconta, fu avvicinato da una dimora editrice scarso conosciuta in ricerca di recente materiale da pubblicare.

Il bambino di Schlesinger all’epoca stava leggendo un testo uscito da minimo e ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza non così celebre all’estero. Indovinate quale? Esatto: Harry Potter e la pietra filosofale. È così che Dan Schlesinger dopo aver consigliato all’editore il fortunato volume, finì a compiere anche le copertine di tutta la saga utilizzando disegni tenui, misteriosi – a stilo e a pastello.

Chissà in quali altre meravigliose cover si incarneranno i numero capolavori scritti da J.K. Rowling, ormai divenuti un classico! E voi, quali preferite tra le copertine di Harry Potter?